Il caso. Serie A al via: in pole la Juve ma la partita scudetto è finalmente plurale

imagesIl campionato di serie A è al fischio d’inizio e sarà più aperto e divertente che nelle passate stagioni. Ci sono i primi verdetti del battesimo, la frenata della Roma e l’accelerata della Lazio, ma è il quadro generale a meritare una riflessione.

La Juventus resta la squadra da battere, ma non ha più un Pirlo nel motore (o in regia) e un finanziatore spietato (almeno in Italia) come Tevez. I nuovi sono talenti cristallini, ma non affermati top player, senza dimenticare qualche infortunio iniziale di troppo. Dybala è un furetto irrefrenabile ma dovrà dimostrare di fare la differenza anche in un grande club. Pogba ha sulle spalle il 10 e maggiori responsabilità: se sarà meno lezioso il francesizzo entrerà di diritto nella rosa die primi cinque campioni a livello internazionale.

La zona Champions vedrà gareggiare con più chance le milanesi, con Mihajlovic e Mancini, alla guida di Milan e Inter, ringalluzziti da operazioni di mercato mirate. Sul fronte del Diavolo gli ingaggi di Luiz Adriano e Bacca potrebbero rendere il reparto offensivo davvero di livello, cambiando le gerarchie della griglia di partenza. Jo-Jo Jovetic per l’Inter è un innesto di valore: lo slavo ha voglia di rilanciare la sua carriera e il palcoscenico di San Siro è un lugo che genera esaltazione.

Roma e Lazio? La Lupa ha un Dzeko in più e meno equivoci tattici rispetto al passato. Garcia ha mostrato la volontà di fare tesoro degli errori del passato. Sul fronte del club di Lotito se Pioli esce indenne da Leverkusen, conquistando l’accesso ai gironi Champions, si apriranno nuove opportunità con le risorse Uefa, e potrebbe essere in serbo qualche ulteriore colpo di mercato.

C’è tanta curiosità per Sarri a Napoli: l’ex allenatore dell’Empoli ha idee chiare e un carattere che dovrà presto sintonizzarsi con la piazza e le bizze del patron. Cassano alla Sampdoria è una storia a parte: il ritorno di Fantantonio sotto la Lanterna potrebbe risvegliarne il genio. Per il genietto di Barivecchia è suonata l’ultima campana. Se toppa in blucerchiato l’approdo finale potrebbe essere solo un campionato balneare sponsorizzato da qualche emiro.

Ultima nota, per ora, rivolta alle possibili protagoniste: il Toro di Ventura potrebbe ancora stupire. Il tecnico ligure è un maestro di calcio, e facendo realizzare ottime cessioni al presidente Cairo si è assicurato un bonus di credibilità nel club e di risorse per potenziare o correggere la rotta strada facendo. Di sicuro Cerci, Immobile, Darmian lanciati in grandi club europei sono un merito esclusivo di mister Libidine. Che ha ancora munizioni per stupire…

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Eric Cantona

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