La Polaroid è diventata famosa per produrre macchine fotografiche che stampavano foto istantanee. Con l’avvento del digitale e della condivisione in tempo reale sui social network, l’azienda aveva dismesso la produzione delle pellicole istantanee nel 2008.
All’Ifa di quest’anno, a Berlino, è arrivata quindi la nuova proposta dell’azienda che consiste in una macchina digitale che stampa le foto senza inchiostro, da cui il nome Zero Ink. Il materiale all’apparenza sembra una normale carta fotografica, ma è composta da cristalli che con il calore si compongono dei tre colori fondamentali, giallo, rosso e ciano. La composizione permette quindi di avere delle fotografie di ottima qualità. La macchina ha le caratteristiche delle normali digitali, 10 megapixel e 32 gb di spazio per salvare le foto. E’ compatta e quindi adatta ad ogni evenienza.
Polaroid, nel rilanciare la fotografia istantanea, la paragona alle condivisioni di foto su facebook. “Condividere – dice il Ceo Hardy – e l’idea di uno scatto, una stampa, sono concetti che abbiamo sviluppato sin da 75 anni fa”. Il prezzo sarà contenuto e accessibile a tutti, promette Hardy.
L’idea in realtà risale al 1948, quando iniziò la produzione di uno di quei modelli che spesso si vedono nei film. Successivamente gli apparecchi vennero rimpiccioliti e modernizzati. Utilizzate per le vacanze, per i matrimoni, dai detective e da un vasto pubblico di varia natura, ebbero un grande successo perché permettevano di vedere subito il risultato del proprio scatto, senza andare a sviluppare le pellicole in un laboratorio specializzato, senza l’ulteriore disagio di tenere in casa i rullini per mesi, o attendere di finirli.
Ora quindi le istantanee stanno tornando. Vedremo come saranno accolte.