Taccuino. Lucio Battisti l’anticonformista dal canto libero

Lucio-Battisti-Il-Mio-Canto-Libero-FrontAllora Lucio Battisti. Le sue note sono le nostre note, come i suoi pensieri e i suoi delicati colpi di colore nelle nostre giornate di tristezza, gioia e amore. Oltre al cantante c’è e resta l’uomo: schivo, riservato, lontano dal mood mediatico che consuma le stellette del nostro tempo. Un gigante.

Era un anticonformista vero. Al suo tempo i musicisti dovevano omaggiare la parrocchia della bandiera rossa, ma Lucio era diverso. Era un ribelle, un anarchico di destra, e così insieme al padre finanziava l’associazione postfascista Soccorso Tricolore e lasciava che Il mio canto libero fosse l’inno dei ragazzi che contestavano il tramonto dell’occidente.

Perché ora come allora, “la veste dei fantasmi del passato/ Cadendo lascia il quadro immacolato/E s’alza un vento tiepido d’amore/Di vero amore”.

https://www.youtube.com/watch?v=it3K7OmAUpU

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