Euro2016. Tirana va in Francia: l’orgoglio di De Biasi nel riscatto dell’Albania

Immagine celebrativa del Partizan Tirana  su Fb per la storica qualificazione
Immagine celebrativa del Partizan Tirana su Fb per la storica qualificazione

Tirana esulta come non succedeva da tempo. L’Albania è in festa e sogna i fasti che le mancano dai tempi del suo ultimo (vero) condottiero, il principe Giovanni Castriota Scanderbeg. La nazionale dell’aquila bicipite è in Europa, parteciperà ai campionati di Francia del prossimo anno. In terra armena, gli shqiperioti si son sudati l’onore (e l’onere) di scrivere la storia calcistica della nazione balcanica. E pure il pallone – che rimane la più grande metafora della realtà – sancisce il patto tra le due sponde meridionali dell’Adriatico. Il successo albanese parla italiano e si spiega nelle parole del commissario tecnico Gianni de Biasi, allenatore sbolognato in fretta e furia dai campionati nostrani che ha trovato base, progetti e programmi dall’altra parte del canale di Otranto.

De Biasi ha preso in mano una situazione non entusiasmante e adesso reclama il bottino del vincitore, la gloria che spetta al condottiero che sbaraglia gli (accreditatissimi) eserciti nemici alla faccia delle disperate aruspicine della vigilia: “Ora nessuno ride più di noi”.

Tirana è tutta un fumogeno acceso. L’entusiasmo restituisce l’orgoglio alla nazione che fu quella dei primissimi barconi e che, nel frattempo, s’è ricostruita le sue credibilissime basi economiche, sociali e sportive.

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Bledar Kola

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