Il caso. Berlusconi cala il tandem Scaroni-Marchini. Ma la Meloni si smarca

Berlusconi nel tour elettorale in Puglia nel maggio 2015
Berlusconi nel tour elettorale in Puglia nel maggio 2015

Galeotta la cena per il compleanno di Nunzia De Girolamo. Silvio Berlusconi in una sede postpolitica, il divanetto della festa, ha scoperto le due carte di Forza Italia per le amministrative a Milano e Roma. Nella capitale meneghina ha individuato per il post Pisapia un grande manager internazionale (Paolo Scaroni ndr) e per la Capitale ha immaginato una confluenza del centrodestra tutto su Alfio Marchini, imprenditore già in pista per la fascia di primo cittadino.

La rottura della Meloni: “Marchini? Mai”

Immediata la reazione di Giorgia Meloni (candidata dal Cavaliere alla presidenza della Regione Lazio): “Marchini non sarà mai il noptro candidato”. Fratelli d’Italia quindi si smarca dall’accelerazione berlusconiana, dopo anche la rottura di CasaPound con Salvini per l’approccio possibilista rispetto alla proposta Marchini. E così mentre il Pd si lecca le ferite del dopo Marino, Grillo e i cinquestelle romani continuano a costruire sulle macerie delle traballanti coalzioni di centrodestra e centrosinistra. E Salvini intanto scalda i motori per la manifestazione dell’8 novembre a Bologna…

@barbadilloit

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