BarbaVisio. L’altra matematica di Wallace o del dilemma dell’amore che salva

dfwallaceRaccontare l’amore nelle sue diverse forme senza i soliti cliché non è roba per tanti. Ci riesce (ovviamente) David Foster Wallace con un gioiellino per i suoi fan. ‘Altra matematica’, pubblicato nel 1987, è scritto in tre atti e approfondisce diversi tipi di amore. Il tutto senza mai utilizzare la parole ‘amore’.

Nel primo uno studentello di prima media va a trovare il nonno malato rivelandogli di essere innamorato di lui.

“Sono innamorato di te. Voglio stare con te. La tua presenza agisce sul mio sistema nervoso”.

Seconda scena: il ragazzo è dalla nonna, la quale gli racconta di quando teneva per mano suo marito e sentiva soltanto un moncherino nella mano, un proseguimento del braccio senza alcuna forza vitale dentro, nessuna passione. Come a dire, lo tenevo per mano così, solo per…

Scena finale: il ragazzino torna dal nonno, il quale gli racconta di un tizio che si era innamorato di un cadavere e se lo portava in giro. “Non scherzare, qui p molto diverso”, risponde il ragazzo.

Visionario, sì. Anche se non troppo profondo. Forse volutamente, stavolta. Le forme d’amore sono le più varie. Wallace si incunea nella mente umana e cerca di tirarne fuori le forme più estreme: da un lato quella più perversa di un nipotino per un nonno; dall’altro quella ormai fredda, senza passione, abitudinaria, della nonna che tiene la mano del marito solo per… E infine quella malata, dell’uomo che si trascina dietro il cadavere sostenendo di amarlo.

David Foster Wallace si trova al quinto posto della classifica di Visio sugli scrittori più visionari di sempre, dopo le analisi di Considera l’aragosta, Brevi interviste con uomini schifosi, La scopa del sistema, Il tennis come esperienza religiosa.

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Massimo Colonna

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