Memoria. Le tante manifestazioni dei postfascisti in ricordo di Acca Larentia

acca-larentiaI sorrisi e la voglia di vivere, lottare e cambiare l’Italia di Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta e Stefano Recchioni, militanti del Msi assassinati il 7 gennaio del 1978, saranno ricordati oggi a Roma dalle varie anime dell’area postfascista con una serie di manifestazioni, che avranno come “epicentro spirituale” la sezione di Acca Larentia, nel quartiere Tuscolano.

Ci saranno le due cerimonie del presente di CasaPound e Forza Nuova nel pomeriggio, mentre in mattinata è organizzata la deposizione di una corona di fiori della delegazione di Fratelli d’Italia guidata da Fabio Rampelli. Azione Nazionale, con il consigliere comunale Gianni Alemanno, parteciperà al ricordo del Comune di Roma davanti alla sede, evento per il quale non sono annunciate presenze istituzionali. In serata (a mezzanotte) un’altra deposizione di fiori in ricordo dei caduti di Acca Larentia è promossa, come riportato dal sito Fascinazione.info, dall’area vicina alla disciolta Avanguardia Nazionale, insieme ad altri gruppi militanti, presso “l’obelisco del foro italico, già Foro Mussolini”.

“La sezione sarà chiusa tutta la mattinata e gran parte del pomeriggio – spiega a Il Tempo Carlo Giannotta, reggente della sezione di Acca Larentia, comunità militante autonoma nel panorama delle destre della Capitale -. La nostra sede sarà aperta dopo le 18: poi alle 19,30 c’è il “presente” dei ragazzi di CasaPound, alle 21 quello di Forza Nuova”.

“Sono i nostri eroi, figli d’Italia, come i caduti nelle trincee della prima guerra mondiale o nelle missioni di pace”: così presenta Fabio Rampelli le manifestazioni per Acca Larentia promosse da Fratelli d’Italia. Il deputato guiderà una delegazione nel deporre fiori stamattina “nei luoghi dove sono caduti Franco Francesco e Stefano; nel pomeriggio Gioventù nazionale farà una fiaccolata al parco delle Rimembranze”. “La prima domenica dopo il 7 gennaio – aggiunge Rampelli – seguiremo un “percorso della memoria” al Verano sulla tomba del martire risorgimentale Goffredo Mameli; davanti al bassorilievo dedicato a Stefano Recchioni e al sacrario dei caduti della Prima guerra mondiale, per commemorare i nostri caduti”.

“Il Comune porterà una corona di fiori solo con gli addetti, senza una rappresentanza istituzionale. E la mia presenza come consigliere comunale sarà la testimonianza che i nostri ragazzi meritavano maggiore sensibilità”: Gianni Alemanno, ex sindaco e dirigente di Azione Nazionale, polemizza con il Comune per la freddezza della cerimonia predisposta. Alemanno nel pomeriggio parteciperà alla messa organizzata in Piazza Salerno dai “camerati sopravvissuti alla strage di Acca Larentia”.

La “Strage di Acca Larentia” è uno dei buchi neri della memoria dell’Italia repubblicana: gli assassini restano ignoti, coperti da una impenetrabile coltre di omertà. E insoluto resta l’enigma della mitraglietta Skorpion, usata dai terroristi nell’azione davanti alla sezione. L’arma, come ha raccontato Il Tempo, fu acquistata legalmente dal noto cantante Jimmy Fontana a Saint Vincent nel ’71; “l’artista asserì di averla ceduta nel ’77 – a poche settimane dall’eccidio – a un commissario di polizia. Non uno qualsiasi ma il funzionario in servizio proprio al Tuscolano. Il dottor Cetroli negò la circostanza e la giustizia non ha mai spiegato chi dei due fosse il bugiardo. Eppure Fontana – scrive Valerio Cutonilli – sosteneva di essere stato pagato con assegno. Quando il pagamento avviene in modo tracciabile, per verificare basta un controllo in banca. Operazione banale, volendo”. (da Il Tempo)

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Michele De Feudis

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