Le famiglie tornano in piazza, a Roma, per celebrare il Family Day. La manifestazione cade in un momento estremamente importante nel dibattito pubblico in quanto, proprio in questi giorni, è al vaglio del Parlamento la questione della cosiddetta step-child adoption, nell’ambito del riconoscimento delle unioni civili.
E mentre infuria la polemica tra (e nei) partiti, arriva l’annuncio della manifestazione da parte di Manif Italia-Generazione Famigia: “Il prossimo 30 gennaio Roma sarà attraversata da una marea umana di nonni, zii, mamme, papà e bambini: un popolo pacifico che chiederà al Parlamento di ritirare il ddl Cirinnà sulle unioni civili, perché rottama il matrimonio e con la stepchild-adoption legittima di fatto l’utero in affitto”. Lo afferma Filippo Savarese, portavoce di Generazione Famiglia, tra le associazioni in campo per l’organizzazione del Family Day del prossimo 30 gennaio a Roma contro le unioni civili. La manifestazione si svolgerà in forma di corteo, che partirà alle 11:30 dal Circo Massimo per arrivare nel pomeriggio a Piazza San Giovanni, già sede dei primi Family Day del 2007 e dello scorso 20 giugno. L’evento raccoglie le adesioni di associazioni, movimenti e realtà di diversa ispirazione religiosa, culturale e politica, unite per il bene della famiglia dagli sforzi del portavoce del Family Day e presidente del Comitato Difendiamo i Nostri Figli, Massimo Gandolfini. “Tutti hanno il diritto di vivere in pace e libertà la loro vita, specialmente affettiva – continua Savarese – ma questo non significa estendere matrimonio alle coppie gay e soprattutto negare ai bambini il diritto di crescere con un papà e una mamma”.
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