Musica. Addio a Richie Havens icona per caso nel concerto di Woodstock

richie havens woodstockAveva aperto gridando “Freedom” lo storico concerto libertario di Woodstock nel 1969, e su questa performance più o meno dovuta al caso ci aveva costruito su una carriera musicale arrivando anche adesso a firmare una canzone nell’ultimo film di Tarantino (in Django Unchained c’è la sua hit). E’ morto di infarto il cantante americano Richie Havens, a 72 anni nella sua casa nel New Jersey.

“Icona per caso”: per la generazione del baby boom l’immagine di Havens è legata al festival che ebbe la ventura di aprire perché il complesso folk rock Sweetwater, che doveva iniziare a suonare, era rimasto bloccato nel traffico.

http://www.youtube.com/watch?v=fA51wyl-9IE

Havens, il suo chitarrista e batterista erano invece arrivati in elicottero: nella scaletta erano quinti. Cominciarono invece con Minstrel From Gault pochi minuti dopo le 17 del 15 agosto e anziché le quattro canzoni previste, strimpellarono dieci pezzi (altre band erano in ritardo…). La leggenda alimentata da Richie narrava che avesse suonato oltre due ore e mezza: una piccola esagerazione mossa da eccesso di vanità…

Dopo Woodstock, Havens scrisse poche canzoni registrava soprattutto cover dei Beatles (‘Here comes the Sun’) o di Bob Dylan (‘Just Like a Woman’). Nel 1967 la sua versione di ‘Handsome Johnny’ incisa per la Verve divenne un inno della protesta contro la guerra in Vietnam. Nel 1993 si esibì per il presidente Bill Clinton neo-insediato alla Casa Bianca.

Nato a Brooklyn nel 1941, Havens aveva cominciato a cantare a 12 anni agli angoli di strada ma finì nel giro di una gang e abbandonò la scuola. Poi recuperò il tempo perduto da autodidatta. «È stato un buon esempio del fatto che non devi essere perfetto tecnicamente per comunicare con successo col pubblico»: così lo ha ricordato il chitarrista Barry Oliver sulla rivista Guitar.

http://www.youtube.com/watch?v=SskF1asmjf8

Paul Rideout

Paul Rideout su Barbadillo.it

Exit mobile version