Il caso. Fare il saluto romano durante il presente non è reato: lo dice la Cassazione

cop“Inammissibilità totale”: così la Cassazione ha respinto il ricorso della Procura di Milano contro il proscioglimento, deciso lo scorso giugno dal gup, di sette militanti di destra accusati di apologia del fascismo per aver fatto il saluto romano durante una commemorazione dello studente Sergio Ramelli, di Enrico Pedenovi e Carlo Borsani, nell’aprile 2014.

Diventa, dunque, definitivo il proscioglimento per le sette persone, tra cui l’ex consigliere provinciale milanese di Fratelli d’Italia, Roberta Capotasti, ora aderente a Sovranità.

Per l’avvocato Gabriele Leccisi, che ha difeso gli imputati assieme al collega e parlamentare Ignazio La Russa, si tratta di una “vittoria” del gup di Milano Donatella Banci Buonamici “perché ha affrontato la tematica in modo molto approfondito”. La tesi difensiva adottata è stata focalizzata nell’inquadrare il saluto romano come un tributo-omaggio a tre militanti assassinati, uniti dalla fede fascista, “e non una manifestazione propagandistica”.

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