Cultura. Vintage che passione! Il sound di Peggy Lee fra moda e concerti live

Le dive degli anni 30-40-50 sono delle vere icone di stile, e ancora oggi continuano ad ispirare la moda” racconta Elisa Cangini, stilista fiorentina che ha appena lanciato una nuova collezione…. un po’ diversa da quella delle passerelle di Milano.
Infatti, soggetto principale delle sue creazioni è il mondo dello swing o, per meglio dire, quel “passato” che da qualche anno pare impazzire fra i giovanissimi. E non solo nel look…
In passerellaEliza – il nome della linea di abbigliamento di Cangini – si ispira ai ’40, con capi sartoriali realizzati per gli amanti del vintage, irriducibili ballerini di danze swing e appassionati dell’epoca. E’ studiata per valorizzare la figura femminile e la sobrietà maschile, sfruttando i materiali confortevoli e le lavorazioni dei giorni nostri”.

Orientamenti Ma cosa spinge una ragazza, o comunque una persona nata sulle note dei Berlin e non su quelle della Fitzgerald?

Sono una ballerina e insegnante di Boogie Woogie – continua Elisa – ballo che mi ha condizionata sia nei gusti stilistici, alimentando la passione per la moda d’antan. Mettici, poi, che sono una modellista d’abbigliamento, ho unito l’utile al dilettevole, riscuotendo un buon successo di pubblico, malgrado abbia lanciato la linea da pochissimo tempo: una prima esposizione nella suggestiva Villa Montalto, poi nel Museo Bellini e nei locali di Uva Nera”.

Barba e capello! Abiti, ma anche acconciature e baffi. Già, perché a Firenze e a Pesaro, sulla East coast, anche i barbieri hanno scelto di tornare indietro nel tempo, come novelli Mc Fly, il giovane protagonista di Ritorno al Futuro. E se nel capoluogo toscano non è difficile imbattersi nei Proraso Barbershop (rasoio a mano libera, camici con colletto alla coreana e panno caldo), nelle Marche al “parrucco” è dedicato anche un piccolo festival, il Be Vintage di Montecchio. Pettine e forbici, sulle note rock dei Rockingo o su quelle swing di Sery…

…Lee un’altra ragazza rimasta abbagliata dal look di Sinatra e dalla voce, suadente, di Peggy Lee, artista americana dalla quale ha “ereditato” il nome.
Voce piuttosto nota, in ambito nazionale, fra gli amanti del genere, con concerti all’estero e in Italia, Sery Lee descrive così il suo amore per il “past”:

Canto dall’età di 16 anni ed ho trovato sulle note di quelle canzoni jazz swing e Blues la mia massima espressione musicale. Credo che oggi si sia persa la creatività di quei tempi, sia per quel che riguarda la musica sia per ciò che concerne le acconciature e gli abiti”.

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