Il caso. Corsaro (Cor): “Via i vertici populisti del centrodestra”

Massimo Corsaro
Massimo Corsaro

Pubblichiamo l’intervento di Massimo Corsaro, deputato dei Conservatori (eletto nelle liste di Fratelli d’Italia), contro i vertici populisti del centrodestra, schieratisi a favore del sì al referendum. Corsaro difende una visione industrialista della politica, insieme ad intellettuali come Claudio Cerasa del Foglio e Angelo Mellone, scrittore e dirigente Rai

“Il disastro è compiuto. L’ottusità con cui l’agonizzante centrodestra ha scelto, contro natura, di seguire grillini, no-Triv, no-Tav, contestatori professionali e sinistra radicale, ha offerto a Renzi la possibilità di fregiarsi – da solo – di un risultato che anche un bimbo di prima elementare avrebbe previsto. Il fallimento culturale di un gruppo che non ha mai raggiunto alcuno dei risultati promessi agli elettori quanto a riduzione della spesa pubblica e del prelievo fiscale, lotta alla burocrazia ed al sindacalismo, aiuto all’economia reale tramite liberalizzazioni e privatizzazioni, si è oggi tradotto in una imbarazzante pesca delle occasioni, dove qualunque appiglio populista e demagogico viene abbracciato per cercare di sopravvivere, incuranti dell’incompatibilità culturale delle parole d’ordine.

Il risultato di ieri relega definitivamente ciò che resta di un ventennio nell’alveo dell’ininfluenza, quando non addirittura della connivenza – più o meno consapevole – con le strategie del governo. Oggi che la verità é sotto gli occhi di tutti, conclude il deputato milanese, é necessario che i delusi da questo centrodestra determinino lo sfratto definitivo di chi continua a guidarlo a soli fini personali.

É il momento dell’ammutinamento, perché una nuova classe dirigente, prevalentemente costituita da giovani capaci, moderni e non compromessi prenda il governo di un vascello senza più bussola”.

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Antonio Gatto

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