Donald Trump, settimana dopo settimana, conferma di essere ben altro rispetto alla macchietta che presentano nelle corrispondenze dagli Usa alcuni media italiani. Nell’intervista concessa a ABC News per “This Week with George Stephanopoulos”, la cui trascrizione è riproposta da La Stampa, l’imprenditore che ha sbaragliato le fila repubblicane attacca la rivale democratica Hillary Clinton con l’espediente retorico di addebitarle il “tatto” con le donne di suo marito Bill Clinton, celebre anche per il caso-Lewinsky. Ecco una selezione dei temi di Trump.
L’apertura al centro e agli elettori di Ryan
«A Ryan dirò: questo è quello che vuole la gente. Non capisco perché tu no. Mi stanno appoggiando tutti, a valanga. Capisco Jeb Bush, che ho attaccato duramente, o Lindsey Graham, di cui non mi importa nulla. Ma Paul Ryan è diverso. Io andrò certamente al centro, ma devo vedere cosa vuole lui. Sono rimasto molto sorpreso e deluso, perché noi dobbiamo esaltare il Partito repubblicano, non preoccuparci di giocare ad essere gentili».
Il mancato sostegno dei Bush
«Capisco Bush. L’ho trattato male, fossi in lui non voterei per me. Ma gli altri dovrebbero farlo, sono repubblicani».
Il credo conservatore e populista di Trump
«Vogliamo unire il partito? Penso sarebbe meglio, ma non è indispensabile. Io farò quello che devo. Milioni di persone mi hanno votato per le mie idee, confini sicuri, buoni commerci. Non voglio essere isolazionista, ma quello che accade con Cina, Giappone, Messico, è orribile. Ci mangiano nel piatto. Perciò io devo essere fedele ai miei principi. E io sono un conservatore, ma questo si chiama Partito repubblicano, non Partito Conservatore».
Contro il politicamente corretto sulla questione femminile
«Noi uomini ormai siamo pietrificati all’idea di parlare alle donne. Dovremmo alzare la voce. Lo sai cosa ti dico? Le donne lo capiscono meglio di noi».
Un elettorato interclassista di destra
«Io ho vinto in maniera massiccia, New York, Pennsylvania, tutto. Ho vinto in generale, ma ho vinto con le donne, gli uomini, gli anziani, i militari, gli istruiti, e i meno istruiti. Ho vinto con tutti».
L’attacco a Hillary e Bill Clinton sul caso Lewinski
« E vedo Hillary Clinton che si comporta come fosse una bambina: “Oh, come parla alle donne!”. Beh, guardate suo marito: come credete che parli lui alle donne? Lei gioca questa carta perché è l’unica possibilità che ha di essere eletta, ma io credo che le si ritorcerà contro, perché non è appropriata. Nessuno in questo paese, e forse nella storia del nostro paese politicamente, ha trattato le donne peggio di Bill Clinton. È stato un disastro. Il marito di Hillary ha abusato più donne di ogni altro uomo nella nostra storia politica. Lei è sposata ad un uomo che ha fatto male alle donne, e anche Hillary ha fatto male a molte donne».
