Tarantelle. Eterno Mastella al ballottaggio a Benevento, a Salerno suicidio centrodestra

big_mastellaSalerno è stata l’unica isola davvero felicissima per i cuori democratici. Vincenzo Napoli, balivo fidatissimo di Vincenzo De Luca in altre faccende affaccendato, ha strappato il consenso del 70% dei salernitani. Il caso Salerno diventa scolastico se si pensa al destino cinico e baro che ha divelto quanto restava del centrodestra. Il primo degli avversari di Napoli è stato Roberto Celano, sostenuto da due civiche, Rivoluzione Cristiana e Forza Italia che s’è fermato alla soglia del 10%. Al terzo posto Dante Santoro, candidato sindaco defenestrato dal M5S che con tre liste civiche ha raggiunto il 6%. Dietro di lui Antonio Cammarota, ex An-Pdl-Fli che con la sua civica s’è fermato al 4%. Drammatico il risultato di Fratelli d’Italia che pure proponeva la candidatura di prestigio dell’ex presidente della Provincia Antonio Iannone: la lista Fdi ha preso 1.231 voti, lui 1.118 per uno deludentissimo 1,5%. Stessa percentuale per l’avvocato civico Cassandra (che pure è stato in passato vicino agli ambienti di centrodestra). Tutti e due sono finiti un pugno di voti dietro pure del Popolo della Famiglia che proponeva a sindaco l’omonimo del fondatore Mario, Raffaele Adinolfi e ha raggiunto la poco lusinghiera percentuale dell’1,70%.

In sostanza il centrodestra s’è sgretolato, ognuno alla ricerca del “suo” seggio da consigliere comunale. E il risultato è stato da forche caudine.

A Benevento l’immarcescibile Clemente Mastella, con due civiche, Forza Italia e Udc, strappa la palma di più votato con oltre 13mila preferenze personali che lo rendono più forte delle sue stesse liste ma dovrà sostenere il ballottaggio contro il candidato Pd Raffaele Del Vecchio sul quale s’è abbattuta gravissima la scure del voto disgiunto. I grillini si godono il 21% e circa 8mila voti.

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