Il caso. Salvini-Meloni: “La leadership? Ci interessa l’alternativa a Renzi”

Giorgia Meloni e Matteo Salvini
Giorgia Meloni e Matteo Salvini

Nessun inutile discussione sulla leadership ma una riflessione su “un programma serio e coerente” di alternativa a Matteo Renzi. Ecco il giorno dopo le amministrative la posizione di Matteo Salvini della Lega e Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia.

Meloni contro il Cavaliere

La Meloni, arrivata terza alle comunali di Roma, invita Silvio Berlusconi a “fare i conti con la scarsa lucidità che ha dimostrato nel corso di questa campagna elettorale. Quando non sei più lucido c’è poco che tu possa governare, non governa più neanche il suo partito…”. Il riferimento della leader postmissina è alla scelta di appoggiare Alfio Marchini, non seguita dalla stragrande maggioranza degli elettori forzisti a Roma.

Salvini: “Il 20 giugno l’assemblea degli anti-renziani”

Il capo del Carroccio Salvini vuole convocare per il 20 giugno, dopo il secondo turno delle amministrative, “un’assemblea di tutti quelli che non vogliono morire renziani, per stendere un programma di dieci punti per una nuova coalizione che guarda al futuro e non al passato”.

La sfida della credibilità dell’opposizione

La Meloni ha detto basta “alle alchimie di partito, che come si è dimostrato non funzionano”, mentre si è detta interessata “ai programmi, a un progetto politico credibile. La prima regola sarà: non dobbiamo stare insieme per forza”. E se a Milano il centrodestra resta unito in vista del ballottoggio tra Sala e il moderato Parisi, nel futuro prossimo non è escluso che l’alleanza anti Renzi posso trovare due formule differenti e concorrenti elettoralmente. Come già nella corsa di Roma.

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Antonio Fiore

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