Roma. Lo storico Baldoni: “Totti sbaglia a schierarsi per le Olimpiadi. Sono a rischio flop”

Francesco Totti
Francesco Totti

Francesco Totti scende in campo per le Olimpiadi: “Avere una visione lungimirante per il futuro di Roma significa perseguire obiettivi importanti, tra questi c’è sicuramente la candidatura alle Olimpiadi. Dare ai nostri figli la speranza di rinascita è un dovere di tutti quelli che ci governano e ci governeranno”. La dichiarazione fa discutere perché collima con le posizioni del candidato del pd a sindaco, Roberto Giachetti. Virginia Raggi, invece, è contraria a questa candidatura. Totti in passato aveva puntualizzato:”Non faccio parte di nessuno schieramento. Sono per lo sport”.

Del tema ne abbiamo discusso con il giornalista e saggista Adalberto Baldoni, per cinque volte eletto al consiglio comunale di Roma (capogruppo di Alleanza Nazionale negli anni ’90): “Non mi stupisce che uno sportivo miliardario si sia schierato a favore delle Olimpiadi a Roma. Un evento dagli alti costi che purtroppo non sempre ha fatto bene all’economia delle città e delle nazioni che l’hanno ospitata. Il caso più eclatante è stato quello di Atene 2004 che ha contribuito in maniera determinante al crollo economico della Grecia e alla grave crisi da cui il Paese ellenico ancora non si è ripreso”.

Oltre lo sport, la sostenibilità economica dell’evento?

“E’ doveroso ricordarlo perché i grandi eventi non rappresentano soltanto un fatto sportivo (a Milano ci si interroga ancora sull’Expo e non si è capito chi ci ha guadagnato e chi ci ha rimesso). Bisogna quindi chiedersi: per la disastrata economia italiana e romana le Olimpiadi sono un rischio o un’opportunità? Data la situazione (compreso il malaffare di Mafia Capitale) sono senz’altro un rischio. Infatti chi tira fuori i soldi necessari? Occorre tenere presente che costa (e nemmeno poco) anche il solo fatto di presentare la candidatura e poi le strutture sportive, gli alloggi per gli atleti e tutto il resto. Spese davvero impensabili, soprattutto per una Roma che non è riuscita a completare tutte le opere per il Giubileo in corso per le quali il governo si era impegnato. Abbiamo fallito sul Giubileo e saremmo in grado di riuscirci per le Olimpiadi? Davvero poco credibile. Prima occorre riportare la Capitale a una gestione di normalità, ad affrontare e risolvere le questioni quotidiane più importanti per i romani (il traffico, il trasporto pubblico, i rifiuti, ecc.)”.

Insomma la posizione del capitano della Roma non la convince.

“Per chiudere vorrei ricordare una frase della dichiarazione di Totti, laddove dice che “dare ai nostri figli la speranza di rinascita è un dovere di tutti quelli che ci governano e ci governeranno”. Una frase sacrosanta e condivisibile, ma bisogna saper essere concreti e onesti, capire davvero quello che può rappresentare una vera “speranza di rinascita” e quello che invece mascherato da progetto di rinascita potrebbe rivelarsi una speculazione e il definitivo affossamento delle speranze per le nuove generazioni. Le Olimpiadi possono attendere. Anzi possono essere uno stimolo per far ritornare Roma al livello delle maggiori capitali europee e presentare tra cinque-dieci anni una forte candidatura per una nuova edizione”.

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Herbert Prohaska

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