I due marò in India e le palle di piuma del governo italiano

L’Italia considera «inaccettabile» che i due marò sotto accusa per la morte dei pescatori indiani siano detenuti in carcere e chiede che sia fatto «ogni sforzo per reperire prontamente strutture e condizioni di permanenza idonee» per i due militari. È questo il messaggio che il segretario generale della Farnesina, Giampiero Massolo, ha trasmesso all’incaricato d’affari indiano a Roma, Saurabh Kumar, nel corso di un colloquio al ministero degli Esteri.

 

Barba Translator, ecco che cosa stava realmente pensando:

 

Ma li mortacci de Gandhi, Shiva e Visnù! E mo’ come se ne esce? Mostrare i muscoli, manco a parlarne: bisognerebbe averceli, più o meno come le palle. Fare intervenire l’Europa, tanto meno: lì non c’è mica una nazione da spolpare come la Grecia, quindi nun gli interessa ‘na sega. Gli americani se ne fregano, per loro un suddito vale l’altro e mica se po’ fa’ incazza’ un Paese che c’ha la bomba atomica. E purtroppo nun c’avemo neppure sotto mano manco un terrorista indù da barattare, come facemmo con gli Usa nel caso Cermis-Baraldini… Ahò, e qui so’ cazzi! Speriamo almeno che ai marò ci diano una bella cella con cesso e vista mare…

George Best

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