La lettera. Maratona, Vienna, Ratisbona: l’Europa che amiamo

Conflitti classici
Conflitti classici

Pubblichiamo l’intervento dell’europarlamentare di FI Stefano Maullu sul 12 settembre e su una certa idea dell’Europa

Maratona, Vienna, Ratisbona. L’Europa che amiamo, quella che vogliamo proteggere, nasce questo giorno in tre luoghi diversi, legati tra loro dalle tante caratteristiche comuni. È la vittoria della ragione sul fanatismo. Dell’identità sull’invasione. Della libertà sulla tirannia. È un mondo che spesso ci delude, ma che non ha mai tradito le sue radici. Anche quando se ne è discostato, alla fine è tornato sempre a casa.

A Maratona nel 490 a.C. si sono scontrati l’Impero contro le Poleis Greche. L’idea del Dio Re, del Potere assoluto, disumano e tirannico contro la culla della democrazia. Molti contro pochi. Un mondo antico e potente contro il futuro. Hanno vinto i Greci. Hanno vinto ieri e hanno vinto dopo ogni sconfitta. Hanno conquistato i Romani, loro conquistatori. Ed ancora oggi vivono nel pensiero. Nel Medioevo erano il punto di contatto tra cultura Islamica e Cristiana, prima che tutto si frantumasse. La loro vittoria ci ha insegnato che non è la forza dei numeri a far trionfare una civiltà. Ma il suo pensiero, la sua cultura. La sua sete di Infinito.

A Vienna, l’11 ed il 12 Settembre 1683 si sono scontrati gli eserciti Cristiani, in ritirata, e quelli Ottomani invasori. Ed ancora una volta, alle porte del cuore d’Europa, l’Occidente ha resistito. Ha resistito dopo un secolo e mezzo di guerra civile che l’avevo diviso ed insanguinato. Ha resistito alla spinta accentratrice di un Impero. Ancora una volta, pochi contro molti. Ancora una volta, con in mano la torcia del futuro contro la tenebra che avanzava. Val forse la pena ricordare che quello Ottomano è stato uno degli ultimi Califfati. Tre secoli fa il Califfo ha fallito all’ultimo assalto la conquista dell’Europa. Non dimentichiamoci come ci arrivammo. A causa di divisioni e dissenso.

Anno 2006, Ratisbona. Papa Ratzinger a Ratisbona tiene una conferenza per descrivere il primato della Ragione. Ne scaturiscono disordini in tutto il mondo Islamico. Avremmo dovuto capire. Avremmo dovuto metterci in allarme. Quello che era successo l’11 Settembre del 2001 non era un caso isolato e non era un gesto unicamente politico. Era solo la vigilia del 12 Settembre. Della nascita dell’Occidente. Dei noi pochi, noi felici pochi, del noi, manipolo di fratelli. Quando veniamo chiamati, come comunità, a dimostrare che siamo all’altezza dei nostri padri. Buon compleanno, Europa.

*Eurodeputato Forza Italia

Ed oggi è il 12 Settembre. E’ il giorno in cui non possiamo, non dobbiamo dimenticare di essere Occidentali. E per farlo dobbiamo ammettere che abbiamo amici migliori e più fidati, e lo dico con dolore, a Mosca piuttosto che a Washington.

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Stefano Maullu

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