Siria. Ancora bombardamenti contro gli ultimi ribelli ad Aleppo Est

Aleppo in una immagine di AlJazira
Aleppo in una immagine di Al Jazeera America

Proseguono i bombardamenti dell’aeronautica di Assad, con russi ed Hezbollah in appoggio ad Aleppo est, ultima enclave dei ribelli. Intanto l‘evacuazione dei civili e dei combattenti dalle aree di Aleppo est colpite è stata ritardata: lo rende noto l’Osservatorio siriano per i diritti umani.

La posizione di Mosca

Mosca spera che la situazione ad Aleppo est possa essere risolta “in 2 o 3 giorni”. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov aggiungendo che le richieste di tregua puntano “solo a dare respiro ai militanti”. Lo riporta la Tass. Lavrov ha sottolineato inoltre che Ong indipendenti “non confermano le notizie di atrocità nei distretti orientali della città”.

Un piccolo “cessate il fuoco” è scattato ieri in serata per consentire ai combattenti, alle loro famiglie e ai civili di lasciare Aleppo est. Si stima saranno oltre 40.000 le persone che si incammineranno verso la salvezza, con corridoi aperti sia verso la vicina Idlib che verso la Turchia. Mosca, confermando l’intesa sottoscritta da quasi la totalità dei gruppi combattenti di Aleppo, ha spiegato che “i civili sono sotto la protezione del governo” siriano, e che quindi “possono rimanere in città”.

La reazione dell’Isis

A Palmira raid e combattimenti con i jihadisti dell’Isis sono molto violenti. A Raqqa invece, gli americani affermano di aver centrato in un raid due responsabili dell’Isis coinvolti nella preparazione degli attentati di Parigi del 13 novembre 2015.

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Liam Brady

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