Calcio. Lo Spartak “italiano” di Massimo Carrera torna campione in Russia

[da pag. fb. uff. Spartak Mosca]
[da pag. fb. uff. Spartak Mosca]

Erano sedici anni che aspettavano. Un’eternità per chi è abituato a vincere, anche se giochi contro tutto e contro tutti. Non erano abituati a far da comparsa, loro. Perché sono i tifosi di una delle squadre più affascinanti e vincenti di tutta la gloriosa storia del futbol’ russo. Ma è proprio vero che le cose più belle accadono quando meno te lo aspetti. E se torni in vetta, dopo una lunghissima e faticosa salita, te la godi ancora di più.

Lo Spartak Mosca torna a vincere il campionato e in questo trionfo c’è un bel po’ di Italia.

A Mosca, lato Spartak, siede in panchina Massimo Carrera. Da calciatore fu arcigno difensore di Bari, Atalanta e Juventus. Da allenatore s’è reinventato, dopo anni da vice Conte, in Russia. E ha avuto ragione a intraprendere la via dell’Oriente. Era arrivato che nessuno s’aspettava niente di che da lui. Non per colpa sua, sia chiaro. Ma perché dopo anni e anni di cocenti delusioni, di squadre fatte e disfatte, di allenatori bruciati manco fossero fiammiferi, ormai ci si era rassegnati allo strapotere dello Zenit e del Cska.

Invece lo Spartak (dove gioca tra gli altri anche l’ex Genoa Salvatore Bocchetti), con una squadra che almeno sulla carta non può contare sui campionissimi che giocano altrove (tipo a San Pietroburgo), conquista un titolo ancora più bello perché inaspettato che ricade, manco a farlo apposta, nell’anno in cui si celebra il 95esimo anno dalla fondazione travagliata e affascinante del club. È proprio vero che le cose belle succedono quando meno te lo aspetti.

@barbadilloit

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