Il caso. Se la Folgore snobba le boldrinate: “Gli applausi? Dai nostri caduti”

paràAlla Folgore non servono gli applausi dei gestori pro tempore delle istituzioni. E dato che su certi concetti è sempre meglio fare un ripasso, il generale Gianni Fantini ha spiegato al Tempo che: “Le mani, se ce lo meritiamo, ce le battono i nostri caduti”.

Un tratto di grande signorilità c’è nella risposta dell’alto ufficiale dei parà. Sì, rispettiamo le istituzioni ma ciò non vuol dire che non si possano nutrire dubbi sulle persone che, pro tempore, rivestono certi ruoli. “Noi rispettiamo la carica dello Stato, qualunque essa sia, poi sulle persone possiamo avere qualche dubbio”. E ancora: “Noi siamo superiori a queste cose. L’applauso non ce lo fa né la Boldrini, né Mattarella, né Scalfaro, né Cossiga. Le mani, se lo meritiamo, ce le battono i nostri caduti”.

Non è retorica patriottarda né militarismo fine a se stesso. Nelle parole dignitose del generale Fantini c’è tutto l’orgoglio di chi ha scelto di indossare un basco colore del sangue. Chi ci va giù ancor più duro è un altro generale, Marco Bertolini, che sempre in un colloquio con Il Tempo s’è chiesto – polemico – che senso avesse far sfilare i ragazzi del servizio civile. Una domanda che non è per nulla peregrina, anzi. Prima stoppa ogni polemica sugli applausi mancati evocando la forma, grande assente dei tempi moderni (“La prassi impone atteggiamenti composti”) ma quindi se la piglia con lo sbracamento pseudo pacifista. “Le sfilate sono un omaggio alla Patria, che solennizza se stessa esibendosi con le forze armate, la sua espressione più pura. In questi anni, invece si sono via via trasformate in esibizioni di umanità varia nelle quali ci sono i ragazzi del servizio civile, che non ho capito cosa siano”.

Che c’entrano gli obiettori con le forze armate? Che, tradotto, vuol dire: che c’entrano la retorica che ogni anno viene imposta a forza sulla sfilata del Due Giugno? A che serve lasciar sfilare – disordinati e oggettivamente scomposti – i sindaci, in una retorica (questa sì) insopportabile che cancella Patria e Giustizia per sostituirle a feticci post contemporanei come legalità e Stato. Ma questa è un’altra storia.

@barbadilloit

Christophe Dugarry

Christophe Dugarry su Barbadillo.it

Exit mobile version