Premier. Le dimensioni? Sono “razziste”. Il coro hot su Lukaku indigna i benpensanti

Nell’universo maschile, lo status symbol tipico riguarda le dimensioni ragguardevoli del regale augello. Sono millenni che fra spacconate e mezze verità, chiunque ce l’abbia grosso viene acclamato a furor di popolo, come maschio alfa, come baciato dalla natura e beniamino femminile. Questo fino ad oggi. A quanto pare adesso anche le dimensioni del pene non sono più una certezza, soprattutto se oggetto di coro da stadio. Voi pensate che qui si delira, ma a delirare davvero sono quelli dell’associazione “Kick it out” che si occupa di discriminazioni razziali nello sport. A quanto pare un coro del Manchester United, che per celebrare il giocatore Romelu Lukaku canta la sua presunta ragguardevole attrezzatura, è in realtà un sordido modello offensivo. Il coro, cantato sulla musica di Made Of Stone degli Stone Roses dice “Romelu Lukaku, he’s our Belgium scoring genius. He’s got a 24inch penis. Scoring all the goals bellend to his toes“.
“Questi canti sono offensivi e discriminatori. Contengono stereotipi razzisti e non sono tollerabili. Non si possono certo considerare cori di sostegno al calciatore”. E dire che Lukaku mica s’era offeso, anzi ne sarà stato sicuramente entusiasta. Purtroppo però la squadra ha preso sul serio l’appello pseudo anti-razzista e minaccia addirittura delle multe.
Peraltro, che in Africa nera quanto a dimensioni se la passino bene è scientificamente provato. Basta guardare l’atlante mondiale del pene per notare che laggiù sono ben riforniti, assieme al Sud America.
Per la cronaca, anche in Italia non siamo messi poi così male, sicuramente teniamo alta la palma dell’Europa occidentale assieme alla Francia. Però non si può dire, perché si rischia di offendere i diretti interessati. Robe da chiodi. Non vengano a dirci lor signori che non hanno mai preso un centimetro per misurarselo. Forse però il problema è proprio questo, l’invidia penis. O la semplice invidia della felicità. Il tentativo di far diventare gli stadi dei circolini di educande è ormai riuscito in pieno.

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Francesco Filipazzi

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