Calcio#SerieB. Pro Vercelli-Bari 2-2: vittoria sfumata per i pugliesi con un super Galano

Galano del Bari e Raicevic della Pro Vercelli (Foto Fc Bari 1908)
Galano del Bari e Raicevic della Pro Vercelli (Foto Fc Bari 1908)

Adulti si diventa e il Bari formato-Grosso non lo è ancora per come ha gettato alle ortiche la vittoria sul sintetico di Vercelli. Piemonte amaro per l’ennesima disattenzione difensiva che ha rimandato a una prossima chance il ritorno al successo esterno che manca dallo scorso febbraio.

Difesa imbambolata al penultimo minuto di recupero sulla punizione di Mammarella e Morra ha potuto così insaccare nella porta sguarnita impattando sul 2-2 e rendendo vane le due prodezze di Galano (ma nel post-gara il tecnico Grosso recrimina per un possibile fuorigioco). E dire che la difesa barese – vera spina nel fianco in questo avvio di stagione – ne aveva fatta un’altra di pessima figura al 30’ del primo tempo consentendo all’indisturbato Castiglia di portare in vantaggio i suoi. Libero da qualsiasi marcatura, il regista di scuola Juve aveva potuto centrare l’angolino sugli sviluppi di un corner.

Pur senza strafare, e giocando spesso a un ritmo sonnolento, il Bari è stato il padrone della partita anche se ha dovuto rincorrere gli avversari nel risultato. La buona vena di Galano ha fatto passare in sordina l’insufficiente prestazione di Improta, l’ombra di se stesso e dell’immagine di goleador che si è costruito in biancorosso. Ma i guizzi del foggiano – il primo gol l’ha fatto dopo essere stato imbeccato da Tello, il secondo con il classico del suo repertorio (pallone a giro di sinistro dal limite) – non sono bastati per riportare il Bari in vetta alla classifica. Quello che Galano ha costruito la difesa ha infatti distrutto. E’ così dall’avvio del campionato,  è il leit motiv della stagione.

Nel rifondare la squadra si è evidentemente pensato di rinforzare la fase offensiva, dando per scontato che la retroguardia abbisognava di minori attenzioni. Scelta non confermata dall’evidenza che costringonoil Bari, se vuole inseguire sogni di grandezza, a segnare sempre una caterva di reti. Perché per i suoi avversari la porta di Micai non è una saracinesca.

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Beppe Desiderato

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