Politica. Salvini “in ritiro” a Castelvolturno: riunione con “Noi” e selfie col Napoli

salvini castelvolrtunoMatteo Salvini arriva a Castelvolturno, incontra cento amministratori e, poi, si ferma con i calciatori e i dirigenti del Napoli, proprio alla vigilia della madre di tutte le guerre (sportive): la sfida casalinga di questa sera contro la Juventus.

Poi, all’alba, in piedi per un giro sul territorio.

 

“Qui mai amministrato, prendetevela con quelli che ci sono stati finora”

Salvini arriva in un territorio dai mille problemi, dove gli italiani iniziano a essere minoranza. Il suo aereo accumula ritardo, arriverà un’ora dopo il programma stabilito. La prima tappa è con la stampa. I temi, oltre quelli di più stretta attualità, sono gli stessi. La Lega si propone al Sud come forza di governo, come un’alternativa per gli elettori stufi e delusi dalla politica. “Qui non abbiamo mai governato nemmeno un condominio, se le cose non vanno bisognerà prendersela con chi ha preso i voti dei cittadini, ha fatto loro mille promesse e non ha mantenuto nulla. Il centrodestra? Non fu perfetto, lo fosse stato, staremmo ancora al governo”. La distanza è marcata con i predecessori: “Bossi dice di fregarmene del Sud, a me importa. Vengo per recuperare venti e più anni di mancata conoscenza. La diffidenza? Va superata da tutti”.

 

L’incontro con i cento amministratori

Nella Sala Pisces dell’hotel Golden Tulip, Salvini si “chiude” per circa un’ora con i consiglieri comunali, sindaci e assessori che hanno deciso di aderire al progetto di “Noi” in tutta la Campania. C’è un filtraggio che lascia passare solo gli accreditati. È una riunione interna. Le delegazioni più numerose arrivano da Avellino, Napoli e da Salerno. Buona pure la presenza dei “padroni di casa” casertani.  Al banco, insieme a Matteo Salvini, c’è il coordinatore regionale Gianluca Cantalamessa. L’incontro si snocciola sulla falsariga del confronto, gli amministratori illustrano al leader della Lega i problemi delle loro realtà locali. I temi  sono i soliti: lavoro, economia, ambiente e infrastrutture. Non si parla (ancora) di candidature, questo tema è tabù.

 

Forza Napoli.

Alle 21.34 (con altri sei minuti di ritardo rispetto a quanto annunciato), Matteo Salvini scioglie la seduta. Sale al piano di sopra, nella hall. Lo attendono i calciatori del Napoli. Selfie, abbracci e sorrisi: il capo della Lega lo aveva annunciato agli amministratori in sala: “Perderò il voto degli juventini…”.

Si dichiara, da buon casciavit rossonero, tenacemente anti-Juve. Si siede ai divanetti con il vicepresidente Edo De Laurentiis, Lorenzo Insigne e José Maria Callejon. È un tripudio di foto che, nonostante le accortezze e gli sforzi dei dirigenti politici, finiscono immediatamente online. Passa qualche ora e Salvini – che già aveva spiegato a una radio napoletana come sperasse che lo scudetto arridesse agli azzurri di Sarri – è finito su tutti i siti partenopei e i giornali sportivi. Ci ha pensato lui stesso a pubblicare il suo selfie sui social.

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Giovanni Vasso

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