Esteri. Perché Francesco Giavazzi non comprende la protesta spiritualista di Gezi Park

gezi parkChe ieri sul Corriere un economista, Francesco Giavazzi, ha sostenuto che gli scontri in atto ad Istanbul non hanno niente a che fare con il Parco Gezi e con gli alberi. La solita arroganza travestita, molle e cieca degli economisti, uomini chiusi nella loro visione tardo- razionalistica del mondo, refrattari al simbolico, incapaci di cogliere il soffio spirituale e divino che c’è in ogni uomo e nella natura.

Quali strumenti hanno gli economisti per parlare degli alberi e dell’anima? Io li sfido. Oggi comandano loro, dettano legge, impartiscono lezioni, presiedono governi: vedete dei risultati, dei traguardi raggiunti? Dico, l’economia non è mai andata così male come da quando governano banchieri e economisti.

Basta. Ci lascino almeno gli alberi e i parchi: oh, se si diffondesse la febbre, e in ogni città del mondo i parchi venissero occupati per riparlare di bellezza, giustizia, verità, dignità del vivere. Per, non contro. Per sviluppare nuove correnti di energia creativa.Quella che gli economisti non sanno neppure cos’è.

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Giuseppe Conte

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