Elezioni. Lotito si candida in Campania, nel collegio “rivale” di Avellino e Caserta

lotito ovunqueUna ne pensa, cento ne fa. Claudio Lotito si candida. Una volta tanto, non c’entra la politica pallonara. Il presidente della Lazio e copatron della Salernitana, aspira all’elezione al Senato. Mentre la Lega di Serie A si fa commissariare, lui indossa la casacca azzurra e scende in campo con Forza Italia, in Campania.

Curiosa, oltretutto, la scelta del collegio. Svicolata la patata bollente di Napoli, Lotito si è ritrovato a sorvolare pure sulla “sua” Salerno finendo candidato nel ring elettorale di Benevento, Avellino e Caserta. Al secondo posto della lista del plurinominale del Senato, dietro solo alla signora Mastella, Alessandra Lonardo.

Lontano da Roma, è sbucato in Campania. Ma non è storia di oggi. Già ai tempi del Pdl si parlò di una sua possibile candidatura a Salerno. Cosa che, nel 2013, sfumò. E alla stessa sorte sembrava destinato anche quest’altro tentativo. Chi la dura, la vince e così Lotito ha ottenuto un posto al sole. Ma non a quello che splende sulle spiaggette in cui si specchia il castello d’Arechi; si crogiolerà al sole dell’Irpinia, del Sannio e della Terra di Lavoro.

C’è però un (mezzo) problema. Il dominus della Salernitana come riuscirà a farsi “perdonare” la sua militanza sportiva dai tifosi di Avellino e Caserta, due città storicamente rivali dei granata campani? I buontemponi ci giocano su. I maligni, invece, spettegolano di rapporti (con lo sceriffo De Luca) da salvaguardare.

Forse sbagliano tutti, forse no. Fatto sta che Lotito, dei tifosi (speciamente dei “suoi”) non ha mai avuto paura. Riuscire a farsi eleggere nel collegio dei “rivali” (sportivi), lontano dai clangori di Roma, giallorossa o biancoceleste, federale o leghista (nel senso di quelle di B e di A, entrambe finite commissariate), sarebbe un colpaccio da paura.

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Giovanni Vasso

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