Il caso. Il piccolo Alfie non ce l’ha fatta, le reazioni di Salvini e Meloni

Pro Alfie
Pro Alfie

Nella notte è spirato Alfie Evans, il bimbo inglese condannato dalla sentenza dei giudici che nel suo “best interest” hanno deciso che avrebbe dovuto morire. E così è stato, nonostante una lunga e inumana agonia. La notizia ha sollevato subito un’ondata di reazioni nel mondo politico e culturale italiano.

Giorgia Meloni, su Facebook, scrive: “Stanotte alle 2.30 è morto Alfie Evans. Il bambino, nonostante i medici gli avessero staccato i supporti vitali, aveva continuato a respirare da solo, a vivere senza essere nutrito. Poi alcune macchine erano state attaccate di nuovo ma la ventilazione no. Hanno vinto loro, quelli che Alfie lo volevano morto, subito, perché, evidentemente, costava troppo tenere le macchine accese per qualcuno che ha poche speranze di farcela. Non è la mia Europa quella che si accanisce contro una famiglia colpita dalla tragedia lacerante di un figlio gravemente malato. Non è la mia Europa quella nella quale i medici guardano più ai bilanci dell’azienda sanitaria che alla vita delle persone, quella nella quale i giudici si permettono di definire una vita “inutile”, quella nella quale burocrati e passanti hanno più diritto di una madre e di un padre a decidere cosa sia meglio per il loro bambino. Combatteremo questa Europa, sempre. Perché non ci siano altri Alfie Evans, altri Charlie Gard, e per i loro genitori, traditi da quella che ci ostiniamo (sbagliando) a chiamare civiltà. A Dio, Alfie”.

Matteo Salvini, invece, scrive: “Buon viaggio piccolo e sfortunato Angioletto, un abbraccio ai coraggiosi mamma e papà. Perché non hanno permesso che venisse curato in Italia? Qualcuno aveva qualcosa da nascondere? Da papà e da politico provo rabbia e tristezza: mai più!”.

@barbadilloit

Jonas Thern

Jonas Thern su Barbadillo.it

Exit mobile version