Il caso. Salta il governo Lega-M5S, Cottarelli domani al Quirinale

mattarellaIl governo gialloverde non ci sarà. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella rimane saldissimo “contro” la nomina a ministro del professor Paolo Savona e il tavolo, irrimediabilmente, salta.

Per domattina in programma al Quirinale l’incontro tra il capo dello Stato e Carlo Cottarelli che sostituirà Giuseppe Conte come premier incaricato. Con quale maggioranza? Ancora è tutto da scoprire. Così come sono da scoprire le conseguenze di questa domenica bestiale della politica italiana.

Di Maio ha affidato a un video social la sua ferma reazione all’accaduto. Ha parlato di agenzie di rating che suggeriscono e compongono i governi, ha mostrato la lista dei ministri e dei dicasteri (tra gli altri, ce ne sarebbe stato uno per il Sud e un altro per le disabilità). Il leader Cinque Stelle, che secondo quanto trapela in queste ore sarebbe in predicato di riproporsi quale premier in caso di nuove elezioni, ha parlato di un problema di democrazia in Italia mentre il Movimento ha sollevato l’idea di un possibile impeachment per Mattarella.

Salvini s’è tenuto fuori da quest’ultima (possibile) iniziativa degli (ex) alleati. Ha parlato alle tv, s’è mostrato furioso e ha raccontato che, per lui, è meglio salvare la dignità che la poltrona di ministro. Mai avrebbe ceduto su Savona perché inviso in Europa. “Gli italiani non sono schiavi di tedeschi e francesi”. Intanto Giorgia Meloni, che ufficialmente sarebbe stata all’opposizione di un eventuale governo Conte, ha ventilato l’idea di mettere in stato d’accusa Mattarella mentre Silvio Berlusconi ha richiamato tutti all’ordine, parlando a suocera (M5S) affinché nuora (Fdi e Lega) intenda: “Irresponsabile attaccare Mattarella”.

A completare il quadro delle reazioni, un twett di Renzi secondo cui Salvini si sarebbe sfilato dal governo perché si sarebbe reso conto di non essere in grado di mantenere le promesse contate agli elettori, tra cui flat tax e reddito di cittadinanza. “Una vecchia tattica leghista”.

La crisi è aggiornata a domani. Il profilo di Carlo Cottarelli è di quelli che metterebbero d’accordo i “moderati” e di lui quale papabile premier si è parlato a lungo già in campagna elettorale, prevedendo lo stallo attuale del parlamento. All’orizzonte si profilano nuove elezioni e, perciò, almeno la riforma dell’attuale legge elettorale. Sono tutt’altro da escludere scossoni politici e partitici, valutare quali saranno le mosse dei “sovranisti” e dei “populisti”, se tenteranno un nuovo assalto o se si ricomporranno gli assetti ai nastri delle ultime elezioni. Insomma, il centrodestra sopravviverà o no? Si avvererà la profezia di D’Alema, solo ieri, che ha parlato di un errore macroscopico tale da portare i partiti di “opposizione” all’80%?

Intanto sarà un’estate caldissima anche sotto un altro aspetto. L’appuntamento fondamentale, quello delle nomine dei dirigenti e consiglieri di importanti e strategiche aziende di Stato. Dalla Rai all’Eni. Che il prossimo governo, qualunque esso sarà, dovrà risolvere.

Alemao

Alemao su Barbadillo.it

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