La lettera. Federico Iadicicco: “Ecco perché lascio Fratelli d’Italia”

La politica ha una sua liturgia stantia ed un po’ ipocrita alla quale in 25 anni non mi sono mai abituato, sarà per questo che molti amici mi dicono che politicamente ho ricevuto nulla rispetto a quello che ho dato. È sicuramente per questo che per comunicare pubblicamente che siamo usciti da Fratelli d’Italia ho atteso qualche giorno rispetto alla comunicazione che avevo già fatto, personalmente, settimana scorsa a Giorgia Meloni!

Io e la comunità che mi onoro di guidare, consiglieri municipali, comunali, sindaci, dirigenti dell’organizzazione giovanile, molto semplicemente uomini e donne, abbiamo deciso assieme di lasciare il partito.

Non starò qui a lanciare accuse, non è il luogo e non serve, semplicemente vi dico che da molto non condividevamo alcune fondamentali scelte di posizionamento politico, la strutturazione di un partito ideologico in un’ epoca post ideologica. A questo va aggiunta, l’incapacità del partito qui a Roma di aprirsi veramente, profondamente ad altre esperienze, lasciarsi contaminare per crescere. Non credo sia avvenuto per volontà esplicita, molto probabilmente per un riflesso incondizionato, per un’abitudine consolidata, sedimentata in un modo di gestire le cose, ma purtroppo è avvenuto. Abbiamo provato ad offrire un cambiamento ma non ci siamo riusciti e non crediamo ci siano più margini, per questo usciamo.

È una decisione sofferta, direi soffertissima ma allo stesso tempo la ritengo giusta anzi giustissima! Lascio in FdI tantissimi amici in ogni parte d’Italia ai quali auguro ogni successo per loro e per la nostra patria, lascio anche pochissimi che hanno deciso unilateralmente ed in maniera autolesionistica di esserci ostili, auguro anche a loro ogni bene e soddisfazione nella vita! Lascio soprattutto la mia amica Giorgia Meloni, non aver condiviso alcune scelte non fa venir meno né l’affetto né la stima, mi auguro che la vita le dia tutto l’amore che merita. Ci separiamo politicamente ma, anche se può risultare non convenzionale, se dovesse avere bisogno dell’amico Federico saprà dove trovarlo giorno e notte.

Porto con me, dicevo prima, tantissimi uomini e tantissime donne, persone. Sarebbe meglio dire che ci portiamo assieme, ognuno di noi con il suo bagaglio di fragilità, di paure ma anche di entusiasmo di idee, di energie e di forza.

Cosa facciamo? Costituiamo un’associazione “Italia Comunità” che proverà ad offrire spunti ed approfondimenti attorno ai grandi temi della politica e formazione a tutti noi con il supporto del Centro Studi Minas Tirith. Ci guardiamo attorno per verificare se nel panorama politico ci sia in campo o in costruzione un grande progetto capace di cogliere la vera sfida di quest’epoca, lo scontro tra l’umanesimo ed il nichilismo, tra il lavoro e la rendita, tra l’impresa e la speculazione, cerchiamo chi voglia cambiare il disastroso paradigma di oggi ed offrire un nuovo modello incentrato sulla persona, sulla comunità, sulla sacralità della vita, sulla libertà che vola sulle ali della verità. Dove respireremo quest’aria, lì costruiremo la nostra dimora! Ci vediamo prestissimo a Roma per parlarne assieme e poi agli Altipiani di Arcinazzo dove si svolgerà il campo dei nostri giovani, Castrum, giunto alla sua quattordicesima edizione!

Ci siamo da molto, ci saremo per molto altro tempo ancora: DIO, PATRIA E FAMIGLIA per l’eternità!

*Da Facebook

La replica a Iadicicco da parte degli eletti di Roma di Fratelli d’Italia.

Federico Iadicicco*

Federico Iadicicco* su Barbadillo.it

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