Libri. Esce “The Fall of Gondolin”, la mitica città tolkeniana dove tutto ebbe inizio

Il 30 agosto arriverà in libreria nel Regno Unito e per il pubblico anglofono, ilnuovo libro tolkieniano, “The Fall of Gondolin”, che narrerà le vicende che portarono alla caduta della città di Gondolin, il regno nascosto di Re Turgon. La vicenda dell’ultimo baluardo degli elfi contro Morgoth, la cui fine segnò a cascata anche quella della Prima Era fu eroica e triste, dalla quale però nacquero i semi della rinascita. Dalla tragedia uscì infatti Earendil, padre di Elrond ed Elros, le speranze sia per uomini che per gli elfi.

Il ricordo di Gondolin rimase nei cuori degli elfi nella Seconda e nella Terza era. Un reame perduto, i fratelli scomparsi e i tesori rubati vennero cantati per secoli. Nessuno si sarebbe immaginato che un gruppo di nani scapestrati, assieme ad un mago e ad uno Hobbit, un giorno avrebbe ritrovato fra i frutti della razzia di alcuni troll, nientepocodimenoché la spada perduta di Turgon, Glamdring, assieme alla spada Orcrist e ad un pugnale che divenne Pungolo. I casi della storia, si potrebbe dire, misero nelle mani di Gandalf, Thorin e Bilbo tre lame che avevano abbattuto schiere di orchi e addirittura dei Balrog. Vedendo la nobiltà di quelle armi, Elrond non mancò di riconoscerle.

D’altronde le armi di Re e Cavalieri nell’universo tolkieniano hanno un’importanza non da poco, tanto che assumono nomi e missioni proprie, allo stesso modo delle corrispettive di cui si canta nelle canzoni medievali, Excalibur e Durlindana in primis.

Se è vero ad esempio che Aragorn prende su di sé la missione regale nel momento in cui gli viene consegnata la spada “nuova” Anduril, forgiata dai frammenti di quella di Isildur, Narsil, quella che “era rotta”, possiamo ben dire che ritrovando e portando le armi di Gondolin, l’ultimo baluardo contro Morgoth, Gandalf, Bilbo e Thorin assumono essi stessi la missione di essere baluardo contro il drago e contro il Negromante, il male nascente. Glamdring e Pungolo proseguiranno poi le loro avventure nella Guerra dell’Anello, mentre Orcrist verrà posta sulla tomba del Re dei nani. La morte di Smaug prima e la distruzione di Sauron poi, nelle quali le tre lame avranno voce in capitolo, saranno una rivincita postuma di Gondolin contro i nemici atavici.

Dunque, la Caduta di Gondolin non fu vana e il lettore potrà godersi a cuor leggero il volume, in uscita in italiano nei prossimi mesi.

Francesco Filipazzi

Francesco Filipazzi su Barbadillo.it

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