Baviera. Perché il 10,2% di Alternativa per la Germania è un grande successo

Alternativa per la Germania

Un elettore su dieci della ricca Baviera ha abbandonato l’area conservatrice della Csu per scegliere il partito delle destra patriottica, l’Alternativa per la Germania. I media italiani hanno sottovalutato il dato dei nazionalpopulisti, esaltando invece il raccolto dei Verdi, partito che rappresenta una sorta di Partito radicale (italiano), liberale e pro migranti, con una spruzzata di ambientalismo.

L’Afd in Baviera

Non ha sfondato l’Afd, ma al cospetto di una formazione come quella dei Cristiano sociali, alleati della cancelliera Angela Merkel, che hanno fatto una campagna fortemente securitaria e dura sull’immigrazione, il 10,2% conferma che c’è un elettorato ampio che non condivide gli schemi mondialisti e privilegia un voto identitario. In più nei Land occidentali l’Afd non aveva mai raggiunto le due cifre, mentre nelle regioni dell’Est il dato è in molti casi vicino al 20%. Non a caso il leader di Alternativa per la Germania in Turingia, Bjoern Hoecke, ha dichiarato: “Il 28 ottobre, conquisteremo il parlamento dell’Assia”. Il riferimento è alle elezioni che  si terranno nel Land della Germania occidentale.

Il nodo alleanze

I populisti non hanno futuro in Europa se non si preparano ad avere piattaforme in grado di trovare alleati. Rimanere nell’area della protesta antisistema renderò effimero il successo dei partiti nazionalpopolari. In Baviera, non a caso, il muro elevato contro l’Afd dai conservatori, costringerà ad alleanze con i liberali, se non addirittura con i Verdi, i più forti difensori del mondialismo. Insomma si ripetere l’incompatibilità francese tra lepenisti e gollisti anche nella regione di Monaco.

Che fare?

Il voto alle Europee costringerà i popolari, quindi la famiglia della Cdu e della Csu, a prendere coscienza della presenza numericamente rilevante di una destra di popolo, interessata a restituire centralità alle comunità, e allergica ai diktat del pensiero unico. Lavorare diplomaticamente per tessere la trama di una alleanza tra populisti e popolari è la via maestra per dare forma ad una svolta che in Europa coinvolga più della maggioranza dei cittadini, relegando le forze progressiste a piccole vedette della Finanza, dei ricchi delle Ztl e degli immigrati clandestini. Ovvero le sinistre difendono tutti tra le fasce popolari tartassate dalla globalizzazione.

@barbadilloit

Gerardo Adami

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