Il caso. L’eurodeputato Ciocca (Lega): “Moscovici provocatore, incendia lo spread”

Angelo Ciocca, eurodeputato Lega

Angelo Ciocca, eurodeputato della Lega che ha stropicciato con una scarpa i documenti del commissario Moscovici,  e ai microfoni di Radio Cusano Campus replica alle accuse: “Al piromane del nostro spread Moscovici rispondo in modo molto semplice: finalmente l’Italia s’è desta e ovviamente si inizia ad aver paura di un’Italia che s’è desta. Da maggio saranno gli europei col voto a far alzare i tacchi al piromane dello spread. Moscovici mi ha definito un cretino e vorrei ricordargli che i cretini, a mio modesto avviso e all’avviso di molti cittadini che mi hanno scritto in queste ore, sono quei ministri delle finanze che in anni scellerati di politica economica socialista hanno portato il debito pubblico francese dall’88% al 97%. Poi mi ha definito fascista e allora vorrei ricordare al Commissario che il fascismo lo abbiamo visto al confine di Claviere, dove la Francia scarica in Italia donne incinta e migranti a loro indesiderati. Poi Moscovici mi ha definito provocatore, ma io penso che se oggi esistono dei provocatori in Europa sono quei commissari, tutti in procinto di abbandonare l’incarico, che ancora prima di ricevere la manovra dell’Italia hanno fatto dichiarazioni incendiarie per bocciarla, facendo impennare lo spread. Più provocatori di questi non esistono”. Moscovici, insiste Ciocca, “oggi si agita e teme l’Italia, teme il fatto che grazie a questo governo finalmente l’Italia ha iniziato a dire basta e a chiedere rispetto. Con quella suola made in Italy che io ho orgogliosamente posato sopra il pensiero di Moscovici, ho cercato di far capire agli eurocrati europei che il Made in Italy di quella suola rappresenta il lavoro, la fatica, i sacrifici, la genialità e il saper fare di un Paese. E non possiamo accettare che un pensiero ingiusto, un pensiero da piromane uccida o metta in difficoltà il made in Italy rappresentato da quella suola che è il nostro lavoro, i nostri sacrifici, la genialità del nostro Paese che probabilmente Moscovici ci invidia”.

Red

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