Il caso. “Cosuzza Nera”: Donzelli (Fdi) fa il rottamatore e Storace prende cappello

storaceDalle colonne del suo foglio on-line, il Giornale d’Italia, Storace attacca duramente il “renzismo” di destra che troverebbe terreno fertile in  Fratelli d’Italia. Che qualche opinione espressa durante la convention di Milano del partito di Giorgia Meloni avesse infastidito Storace è stato evidente a tutti coloro i quali hanno assistito al dibattito sulla “Cosuzza Nera”.

Ad innescare la miccia, in particolare, l’intervento del consigliere regionale toscano ed ex presidente di Azione Universitaria,  Giovanni Donzelli che ha invitato i vecchi colonnelli a svolgere il ruolo che fu di Pinuccio Tatarella e cioè, secondo la ricostruzione di Donzelli, ad indicare ai giovani la strada del futuro.

Il nobile accostamento non è stato sufficiente, a quanto pare, a rendere più accettabile il velato invito al pensionamento lanciato da Donzelli. Quantomeno non lo è stato per Storace che, una volta presa la parola nell’ambito della medesima tavola rotonda, ha subito fatto presente che non avrebbe mai partecipato alla convention se avesse saputo che avrebbe ricevuto un invito a farsi da parte.

L’ex presidente del Lazio ha poi invitato a non essere recettivi della “malattia di Firenze” (allusione ovvia alla città di Renzi ma anche dello stesso Donzelli) e  che nel  consiglio regionale laziale sedeva un giovane di belle speranze, tale Franco Fiorito. Non devono aver raggiunto i risultati sperati le rassicurazioni di La Russa e Meloni, i quali rendendosi interpreti del pensiero di Donzelli, ne hanno sottolineato i toni costruttivi. Storace e Donzelli hanno proseguito a beccarsi su twitter dove il diverbio è degenerato.  Infatti Storace è tornato ieri ad attaccare le “paturnie giovanilistiche” con rinnovato vigore. Nel suo articolo dapprima rende la giusta misura del nobile invito a seguire l’esempio di Tatarella, ricordando come lo stesso Tatarella comandasse nel partito pur, apparentemente, dalla seconda linea.

Storace passa poi ad accusare i giovani Fratelli d’Italia di essere “vecchi sognatori di poltrone che non avranno mai, se pensano di continuare lungo questa strada” e insinua una velenosa lettura politica del messaggio giovanilistico “spero che dietro l’empasse riscontrato a Milano non ci sia una lotta tra chi vuole Giorgia Meloni leader e chi dice di volerla, come La Russa“. Primo incidente di percorso sulla strada della “Cosuzza Nera” o, meglio, “Cosa Tricolore” come ha preferito chiamarla La Russa.

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Michele Ventura

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