A Catania, giovane aggredito dai centri sociali perché fa volantinaggio a scuola

Una manifestazione a Catania del Cervantes

Aggredito dal branco perché faceva volantinaggio, in trenta contro uno lo mandano in ospedale.

I fatti sono accaduti all’istituto De Felice di Catania dove, come riferisce l’Adn Kronos, un militante vicino allo Spazio Libero Cervantes è stato picchiato brutalmente da un folto gruppo di facinorosi dell’estrema sinistra catanese. Il giovane ha riportato, nel pestaggio, la frattura dello zigomo che gli è valsa una prognosi di trenta giorni di convalescenza.

La rabbia dell’associazione Assalto Studentesco e dello Spazio Libero Cervantes: “Se qualche vigliacco pensa di intimidirci con azione mafiose – 30 contro 1 – si sbaglia. Nessuno di noi è solo, ha dietro i suoi fratelli e i militanti con cui condivide i sogni, le idee e i progetti. Non cediamo il passo a chi non ha idee su cui confrontarsi, ancora più forte di prima proseguiremo la nostra azione. Le fratture passano, l’azione infame di questi zoticoni di sinistra resta”.

Numerose le reazioni piccate della politica locale e nazionale.

Sull’episodio, come riporta Live Sicilia è intervenuto anche il senatore della Lega William De Vecchi: “Esprimo una condanna senza esitazioni in riferimento alla vigliacca aggressione presso la Scuola De Felice di Catania che, circa trenta estremisti della sinistra extraparlamentare etnea, vicina ai centri sociali del posto, hanno oggi perpetrato ai danni di un giovane militante di Assalto Studentesco, procurando al ragazzo una frattura allo zigomo e una prognosi di trenta giorni. Episodi simili ci riportano, amaramente, a tempi ed epoche che credevamo superate per sempre; oltre ad attendere un trasversale biasimo, perché nessuno pensi di poter fornire coperture ad atti così infami, presenterò un’interrogazione al Ministro degli Interni perché della vicenda si approfondisca in Parlamento. Serve però un’azione rapida per stanare i colpevoli: chiediamo dunque che le forze dell’ordine chiariscano i contorni dell’accaduto e che la magistratura, successivamente e con perizia, agisca comminando i più corretti provvedimenti”.

Solidarietà anche da Fratelli d’Italia che, con il coordinamento regionale del partito retto da Manlio Messina e i vertici di Gioventù Nazionale chiede “che questo grave fatto resti isolato e che ciò non faccia piombare la città in un pesante clima intimidatorio e violento che ormai da tanti anni ci siamo lasciati alle spalle. Un passaggio fondamentale per scongiurare tutto ciò è l’arresto di quanti sono stati protagonisti diretti e indiretti della vicenda, con pene esemplari, perché la forza delle idee non può mai essere ostacolata dalla bieca violenza”.

Careca

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