Il caso. Ratzinger e gli scandali della Chiesa “nati” con il ’68

C’è un (lungo) articolo di Benedetto XVI che è destinato a far scalpore. Perché il papa emerito non si nasconde e, in un intervento che sarà pubblicato sul mensile tedesco Klerusblatt rintraccia nel clima del ’68 il punto di partenza dei problemi e degli scandali, soprattutto quelli sessuali, che hanno investito la Chiesa Cattolica.

Ratzinger, nel lungo articolo di cui il Corriere della Sera ha avuto l’esclusiva in italiano, punta il dito contro le strutture e le elaborazioni intervenute dopo il Concilio Vaticano II.

Le parole, che a molti piace sottrarre all’innocenza, non lasciano spazio a nessun dubbio. Il racconto di Ratzinger, del clima di licenza sessuale diffuso in molti luoghi non solo clericali, lascia poco margine ai dubbi.  “In diversi seminari si formarono club omosessuali che agivano più o meno apertamente e che chiaramente trasformarono il clima nei seminari. In un seminario nella Germania meridionale i candidati al sacerdozio e i candidati all’ufficio laicale di referente pastorale vivevano in­sieme”.

Ma il problema era serissimo negli Stati Uniti: “La questione della pedofilia è, per quanto ricordi, divenuta scottante solo nella seconda metà degli anni ’80. Negli Stati Uniti nel frattempo era già cresciuta, divenendo un problema pubblico. Così i vescovi chiesero aiuto a Roma perché il diritto canonico, così come fissato nel Nuovo Co­dice, non appariva sufficiente per adottare le misure necessarie. In un primo momento Roma e i canonisti romani ebbero delle difficoltà con questa richiesta; a loro avviso, per ottenere purificazione e chiarimento sarebbe dovuta bastare la sospensione temporanea dal ministero sacerdotale. Questo non poteva essere accettato dai vescovi americani perché in questo modo i sacerdoti restavano al servizio del vescovo venendo così ritenuti come figure direttamente a lui legate. Un rinnovamento e un approfondimento del diritto penale, intenzionalmente costruito m modo blando nel Nuovo Codice, poté farsi strada solo lentamente”.

La questione del diritto non è di poco momento perché investe direttamente le scelte assunte dal Concilio Vaticano II che, abbandonando le impostazioni giusnaturalistiche tradizionali, abbracciò un approccio totalmente fondato sulla Bibbia.

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