Politica. Tutti contro tutti, il “centrodestra” sopravviverà al voto delle Europee?

Berlusconi, la Meloni e Salvini

La campagna verso le Europee volge alle battute finali. Il sistema elettorale, imperniato sul proporzionale senza coalizioni, ha acuito la distanza tra i partiti, già divisi dai loro stessi programmi, spesso incompatibili l’uno con l’altro.

L’ultimo intervento in tv di Silvio Berlusconi ha certificato uno stato di belligeranza tra le anime di quello che dovrebbe essere il centrodestra che pure, quale entità (sempre più) astratta, continua a vivere nel dibattito politico e agitato quale traguardo di governo.

Berlusconi, intervenuto in tv a Matrix da Porro, ha chiesto agli elettori di sostenere Forza Italia. Perchè votare la Lega significherebbe rafforzare il governo gialloverde in cui i leghisti sono soci di minoranza. E perché votare Fratelli d’Italia, secondo l’ex premier, rafforzerebbe la sinistra, finendo per accreditare l’ipotesi di un inciucissimo di governo tra i Cinque Stelle e il Pd. Tra le righe, però, l’accusa più potente è stata ancora un’altra. Ha bacchettato gli italiani perché non lo hanno capito, mai premiandolo col 51% dei voti, lasciandolo così in mano agli alleati (dipinti quali vecchi marpioni della partitocrazia e del deep state) che, sostanzialmente, gli hanno impedito di compiere la rivoluzione liberale promessa.

Prima di ciò, Fratelli d’Italia e la Lega avevano spinto all’angolo Forza Italia. La Meloni ha parlato, espressamente, di un centrodestra senza azzurri.

Approfittando dei sondaggi che non premiano più come un tempo la compagine berlusconiana, le altre due anime del centrodestra hanno lanciato la corsa al voto moderato. I meloniani lavorano a “svuotare” la classe dirigente forzista e a porsi in continuità di un partito che pare allo sbando da troppo tempo. La Lega, invece, punta a far cassa dei voti dei moderati esasperati da una crisi che dura da più di dieci anni e dai problemi di vivibilità e sicurezza nelle città.

Non che le cose tra Fdi e la Lega siano andate meglio. Soprattutto al Sud dove i primi hanno accusato i secondi, e specialmente Salvini, di non avere coscienza nazionale e di esser scesi al Mezzogiorno per fare incetta di voti e consensi da trascinare al Nord. Attirandosi, soprattutto a livello locale, contumelie e polemiche.

Intanto, tutti continuano ad affermare di credere in un centrodestra di governo. Ma i fatti sembrano rivelare altro: con il voto saranno riscritti i rapporti di forza e allora occorrerà verificare se (e quale) alleanza politica potrà sopravvivere a queste Europee.

Alemao

Alemao su Barbadillo.it

Exit mobile version