Destre. Magmatica in Sicilia: quando le idee vanno in infradito

Da sinistra: Fabio Cantarella (Lega), Salvo Pogliese (FDI), Andrea Sessa (giornalista), Massimiliano Giammusso (FDI)

La bellezza dell’idee. L’edizione 2019 di “Magmatica – Il network mediterraneo dell’idee” chiude i battenti e dà l’arrivederci al prossimo anno. Sempre alle falde dell’Etna. Per un dialogo costruttivo tra identitari, conservatori, sovrantisti, presidenzialisti, non conformi, leghisti, fratellini, patrioti d’opposizione e di governo, libertari, futuristi, dannunziani, sicilianisti, bellissimi, atei-devoti, madonnari-divorziati, forzisti pentiti, qualunquisti di ritorno e cinque stelle senza certificazione Rousseau. Insomma, ognuno con le sue idee. Tutte che – al solo definirle di «estrema destra» (mamma mia!) – c’è da buttare penna e calamaio nel cestino dell’indifferenziata.

Sarebbe più utile, invece, mettere assieme i fatti e raccontarli per filo e per segno. Magmatica è altro. Un pubblico di ragazzi (e quindi con tutti i pregi e difetti connessi all’età) inchiodati alla sedia ad ascoltare giornalisti, sindaci, amministratori, sociologi, filosofi e giuristi. Messi lì a discutere di cose serie. Dalla prassi costituzionale alla gestione periferica delle amministrazioni locali; dal collasso degli equilibri internazionali a margine della fine della Grande Guerra ai tentativi di fornire una definizione convincente e nuova degli assetti europei. Tanta roba. Argomenti da futura classe dirigente. Frattocchie in infradito. E mentre da certe parti si legge la politica con categorie vecchie (e per questo l’elettorato non capisce e colpisce); c’è chi va in spiaggia, tra bagnasciuga e suggestioni intellettuali, a sognare mondi migliori. Non è il Papeete. Magmatica è di più e di meglio. Il festival della meglio gioventù.

@barbadillo

Pietro ('u Turco) Anastasi

Pietro ('u Turco) Anastasi su Barbadillo.it

Exit mobile version