Il caso. Illy e Kimbo lanciano la “guerra del caffè” a Nestlè, in nome del genio italiano

caffèLa prima vera guerra a Nespresso (marchio lanciato da Nestlè nel 1986), fu dichiarata da Lavazza, che accusò la Nestlè di plagio. I due famosi marchi, infatti, si contesero la proprietà del “Paradiso”, utilizzato, in modi diversi, per pubblicizzare i propri prodotti. Ma la guerra di certo non si può combattere a suon di nuvole bianche ed aureole. Lavazza, quindi, fu la prima azienda italiana ad interpretare le nuove esigenze del mercato e a mettersi in competizione con Nespresso, proponendo nuovi prodotti – made in Italy – in capsule. Seguirono, poi, tutti le altre celebri produzioni italiane. Tra cui Kimbo e Illy. Che, mentre il Made in Italy viene svenduto (e non da chi materialmente cede le quote d’azienda, ma da chi crede che le sale del Parlamento servano per giocare a battaglia navale), vogliono andare controcorrente, coalizzarsi e rilanciare il vero marchio italiano. Un modo per non sentirsi costretti – prima o poi – a cedere il passo agli stranieri. Più competitivi.

È così che i due marchi nostrani, Illy e Kymbo (con il supporto di Indesit, che produrrà la macchina del caffè) si alleano e si propongono come gli unici testimoni del vero caffè espresso. L’intesa, sia chiaro, è solo una trovata commerciale: le due aziende produttrici di caffè manterranno le proprie miscele. Si tratta di un’idea che dà una risposta concreta ad un mercato in netta crescita: le vendite di caffè a livello mondiale, infatti, sono stabili. A cambiare, sono le modalità di consumo: cresce la domanda di espresso (+22% annuo), e cala quella del caffè-vecchia-maniera, che gli affezionati ai baffoni Bialetti conoscono bene. «La diffusone delle macchine per l’ espresso fai da te – spiega Enrico Vergnano, appartenente alla quarta generazione dei famosi torrefattori torinesi – in sostituzione alla moka, è uno specchio dei tempi».

Secondo le prime indiscrezioni, a partire da settembre i prodotti di Uno Capsule System saranno commercializzati solo in Italia. Ma l’intenzione è quella di internazionalizzarli durante tutto il 2014, puntando, soprattutto, alla diffusione in ambito europeo. La macchina Indesit, sarà compatibile con entrambi i prodotti delle due aziende. Ma non è tutto. L’iniziativa si prospetta, da subito, come una nuova (e più allettante) sfida a colpi di capsule al marchio Nespresso. Non solo plagio. Non solo capsule low cost contro Nespresso, come hanno fatto Tassimo e Migros. Stavolta, in ballo, c’è la riconquista delle parole tradizione e collaborazione. C’è la sfida della qualità, e soprattutto della qualità italiana. In ballo, c’è il genio italiano.

Martina Bernardini

Martina Bernardini su Barbadillo.it

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