25 Aprile. Sylos Labini: “Altro che Bella Ciao, intoniamo la Canzone del Piave”

Edoardo Sylos Labini
Edoardo Sylos Labini

“Basta divisioni, per il 25 aprile si canti La Canzone del Piave”. La proposta è arrivata da Edoardo Sylos Labini, artista, attore ed editore del giornale Cultura e Identità. In un’intervista rilasciata a Il Giornale, Sylos Labini ha spiegato i motivi della sua iniziativa: “Auspico che si canti una canzone che unisca tutti e non solo una parte politica. Cantiamo lo spartito dell’Italia della povera gente che si scoprì improvvisamente nazione”.

L’idea è nata, ha spiegato Sylos Labini: “Parlando con Ignazio La Russa e con il giornalista Fausto Biloslavo. Non intendiamo separare gli italiani in buoni e cattivi né canticchiare le canzoni delle sardine”. Si riferisce a Bella Ciao che, per l’attore ed editore: “Oggi è una canzone globalista, noi vogliamo ricompattare invece di separare”. La Canzone del Piave riporta alla Prima Guerra Mondiale e per Sylos Labini ci sono troppe analogie tra allora e oggi per non ricordare quegli italiani e per non rinnovare lo spirito del tempo: “I caduti di allora, come gli anziani caduti oggi, erano anonimi come le bare che non possiamo neppure salutare nella sepoltura”.

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