Regionali. Tanto rumore per nulla: Caldoro e Fitto saranno i candidati al Sud

Berlusconi non cede un millimetro, i patti saranno rispettati. E Salvini otterrà il sostegno alla candidatura della Ceccardi in Toscana e i candidati nei Comuni

Tanto rumore per nulla. Stefano Caldoro sarà, con ogni probabilità, il candidato a governatore in Campania del centrodestra e Raffaele Fitto correrà in Puglia. L’ufficialità è arrivata con una nota firmata dai tre soci del centrodestra (Salvini, Meloni e Berlusconi) che hanno stabilito i nomi che correranno alle Regionali e blindato le alleanze su tutto il fronte delle elezioni amministrative. Adesso bisogna far presto e recuperare il tempo perduto. La clessidra, inesorabile, avanza: ogni minuto che fugge toglie tempo alla campagna elettorale e, passato com’è l’election day a settembre, al centrodestra non rimarranno che poco meno di tre mesi per tentare la scalata a Palazzo.

Pacta sunt servanda

Silvio Berlusconi non ha voluto sentir ragioni. Nel fine settimana, l’ex presidente del consiglio ha messo la pietra tombale a un balletto che si trascinava da mesi: non c’è ragione per rimettere in discussione l’accordo preso nei mesi scorsi. Per Forza Italia una prova di forza, riuscita: la Lega si ritira, con perdite, dal fronte meridionale. A Caldoro rimane la Campania, a Fitto la battaglia delle Puglie, mentre le Marche restano saldamente affidate a Fratelli d’Italia. La Toscana, però, dovrebbe andare a Salvini che punterebbe tutte le sue fiches sull’eurodeputata Susanna Ceccardi. Dovrà contendere la presidenza della Regione al presidente del consiglio regionale Eugenio Giani, investito direttamente dall’uscente Enrico Rossi. Una sfida difficile.

Susanna Ceccardi, da sindaco di Cascina a candidato governatore in Toscana

Centrodestra nel pallone

Mara Carfagna, nonostante le parole definitive di Berlusconi, ha tentato di scuotere gli assetti campani. Ha chiesto un passo di lato a Caldoro per il bene superiore dell’unità della coalizione. Che già pare abbastanza sbrindellata anche senza ulteriori strappi. Stefano Caldoro, intanto, ha già avviato la campagna elettorale e lo ha fatto difendendo il suo più acerrimo rivale, Matteo Salvini, dalle accuse e dalle ironie del governatore uscente Vincenzo De Luca. Ha pubblicato, Caldoro, un video in cui De Luca, definito “juventino notorio”, festeggia una promozione in B della Salernitana (campionato 2007/08) circondato da tifosi che cantano: “Chi non salta è napoletano”.

De Luca “invade” il campo

Mentre tutto ciò accadeva, l’ex sindaco di Salerno aveva già iniziato il suo giro nei capannoni delle imprese campane. De Luca, la campagna elettorale, l’ha cominciata sul serio e ha sgombrato ogni dubbio e ha avviato l’invasione del campo che tradizionalmente dovrebbe essere del centrodestra: predica tagli alla burocrazia e semplificazione nei rapporti con l’amministrazione, smitizza le appartenenze politiche e già accoglie, nelle sue fila, frotte corpose di transfughi decise a lasciarsi alle spalle la confusione che regna sovrana nel centrodestra. Che, ora, deve fare le liste. E stando a quelli che la sanno lunga, solo Fratelli d’Italia avrebbe tutto pronto. La Lega e Forza Italia avrebbero bisogno di più tempo per poter allestire compagini vincenti. E non possono non farlo: i primi perché senza un risultato all’altezza, Salvini perderebbe ogni diritto a pesare, ancora, negli schemi meridionali dell’alleanza; i secondi perché dovranno garantire al “loro” governatore una squadra in grado di portarlo “fino ai rigori”.

“Basta veti ad personam”

La metafora calcistica l’ha usata Amedeo Laboccetta che questa mattina, in una nota, ha chiesto uno sforzo al centrodestra per battere De Luca: “L’assalto di Salvini in Campania non è riuscito. Per mesi, quotidianamente, ha bombardato l’ultima roccaforte di Silvio Berlusconi. Ma il Cavaliere alla fine non ha mollato Stefano Caldoro. Mentre in FI Campania andava in scena un violentissimo scontro interno. Tra qualche ora, finalmente, anche il centrodestra nella nostra regione potrà dire la sua”.

Quindi ha aggiunto: “Certo, 8 mesi di vantaggio concessi a Vincenzo De Luca sono tanti. E pesano molto. Ma il governatore uscente, big dell’istrionismo, finora ha giocato la sua partita senza la squadra avversaria in campo. Ha tirato pallonate sempre a porta vuota. Tutti lo danno superfavorito, ma anche la Juventus con il Napoli lo era”. E dunque: “ Anche Mara Carfagna da tutta questa vicenda, con il suo plotone di parlamentari, ne esce malissimo. Ha provato, con forza, fino a qualche ora fa, di spingere Caldoro sul campo minato da lei scientificamente preparato”.

E quindi: “Caldoro non si e’ mosso di un millimetro, anche quando qualche consigliere fraudolento gli suggeriva di alzare bandiera bianca. E così, il Cavalier Berlusconi ha deciso, sondaggi alla mano, che l’ex governatore non andava sacrificato. Lo ha recuperato personalmente a bordo del suo elicottero. Un salvataggio in zona Cesarini. Ma adesso occorre guardare avanti. E scendere tutti in campo. Con superliste. E basta con i veti ad personam. Ai rigori si può arrivare”.

“Uniti anche nei Comuni”

C’è un passaggio in coda alla nota che ha ufficializzato i candidati e le alleanze: “Il centrodestra esprimerà candidati unitari anche alle Comunali. L’accordo raggiunto, in un clima di grande collaborazione, prevede che la Lega indichi i candidati in alcune città del Centrosud fra cui Reggio Calabria, Andria, Chieti, Macerata, Matera, Nuoro, mentre Forza Italia e Fratelli d’Italia esprimeranno candidati in altre città al voto”. Per la Lega, dunque, si prospettano sfide elettorali a Mezzogiorno ma la più grande, al Sud, resterà quella legata alla costruzione di una classe dirigente che sia tanto convincente, per gli elettori, da far scordare gli anni di furibonda polemica anti-meridionale che hanno caratterizzato il partito per lunghissimo tempo.

 

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Giovanni Vasso

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