Calcio. Ci voleva Galeone per demolire la retorica (sarrista) del possesso palla

Intervistato da La Stampa, l'ex allenatore del Pescara delle meraviglie stronca i luoghi comuni del calcio moderno: "Rivendica il 72% di possesso ma la Juve non ha mai preso tanti gol..."

Ci voleva Giovanni Galeone. Che Iddio ce lo conservi. In un’intervista rilasciata a La Stampa, Galeone – nel presentare il prossimo arrivo sulla panchina del Toro del suo pupillo Marco Giampaolo – ne ha (davvero) per tutti. A cominciare da Sarri e dalla retorica del possesso palla.

 

 

Strane smorfie col naso

 

Galeone ha stroncato l’ultima ridotta sarrista. “Ho sentito una sera Sarri rinvendicare il 72% di possesso palla. Ma il problema mi pare il restante 28% in cui la palla l’hanno gli altri”. E quindi punge: “E’ poco ma è bastato alla Juve per subire 43 gol come non succedeva dalle guerre puniche”. L’ex tecnico del Pescara delle meraviglie ha poi spiegato: “Mi diverto come un matto a vedere le smorfie di Fabio Capello che quando le sente troppo grosse fa strane smorfie col naso”.

 

Il pallone immaginario

Per Galeone sono due gli esempi di calcio bello ed efficace, in Italia e all’estero. Rispettivamente, Gasperini all’Atalante e Jurgen Klopp al Liverpool. “L’Atalanta ha segnato 98 gol. Questi sono i numeri che contano nel calcio. Non le pugnette del possesso palla”. Insomma, Galeone richiama tutti a volare più basso, a riprendere contatto con la (dura) realtà del football. Che è un pallone che rotola e conta, davvero, solo quando finisce a gonfiare la rete.

Careca

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