Il libro. La malattia del mondo (di Francesco Borgonovo): in cerca della cura per il nostro tempo

C'è un nesso che lega la pandemia allo spirito della globalizzazione e si chiama hybris, ovvero la tracotanza

La nuova pestilenza da Coronavirus «non è, intendiamoci, un castigo divino – avverte Francesco Borgonovo introducendo La malattia del mondo. In cerca della cura per il nostro tempo (Utet, 2020) – Sarebbe troppo semplice cavarsela così: no, la pestilenza è tutta fabbricazione umana, ce la siamo cercata e prodotti da soli quando – privati degli antichi, attenti rapporti con la natura selvatica – siamo andati a cercarne di nuovi, costruiti però sul piano del consumo, della predazione e del piacere. Abbiamo pensato di poter dominare la natura, vessandola e derubandola, credendo che tutto ciò non avesse conseguenze». 

Il vicedirettore de La Verità, classe 1983, ne è convinto: il coronavirus ha smascherato tutta la fragilità del modello di società, economia, politica che sembrava poter dominare, incontrastato, il nostro mondo. «La diffusione della Pesta contemporanea – scrive – è avvinghiata alla dinamica della globalizzazione, ne accompagna la trionfale marcia di morte. Una marcia che ha un nome antico e terribile, proveniente non dalle oscurità cinesi ma dalle profondità del pensiero greco: hybris. È una faccenda di confini e limiti infranti». 

Francesco Borgonovo non gioca a fare il medico, non gli interessa. Non ha soluzioni, semmai interrogativi. Il primo: cosa abbiamo fatto per metterci nelle condizioni di terribili vulnerabilità in cui ci siamo trovati? La risposta arriva interpellando, con gli strumenti della contemporaneità, il grande lessico della tradizione occidentale.

Francesco Borgonovo, vicedirettore della Verità e scrittore

“Dismisura” e “tracotanza” ecco la parole da sfoderare per tentare d’individuare la via d’uscita dalle angosce attuali. Francesco Borgonovo, con l’ultimo saggio per i tipi di Utet, porge l’orecchio alle grandi menti del presente e del passato, intervistati (come Giorgio Agamben) o interrogati nei loro scritti più attuali (come Jean Baudrillard, Michel Onfray, Carl Schmitt), per arrivare a un dunque: la pandemia altro non è che il sintomo di una malattia più profonda che avvelena il mondo intero. 

*Francesco Borgonovo, La malattia del mondo. In cerca della cura per il nostro tempo (Utet, pp. 208, euro 15.00)

Fernando M. Adonia

Fernando M. Adonia su Barbadillo.it

Exit mobile version