Dalla memoria del Maestro nascerà l’associazione Amici di Paolo Isotta

Amedeo Laboccetta: "Dobbiamo raccogliere l'immensa attività culturale che Isotta ha lasciato al mondo e preservarla al meglio"

Paolo Isotta

Caro Paolino, da quando il 12 febbraio te ne sei andato non ti ho mai sognato. Ma questa notte, mentre mi rigiravo tra le lenzuola, credo di averti visto a Napoli, seduto in una saletta del Caffé Gambrinus, insieme a Gabriele D’Annunzio, Piero Buscaroli, Indro Montanelli e Totò. E mentre tu annunciavi con gioia la fine della pandemia, gustavate un caffé fatto con l’antica macchinetta napoletana. In sottofondo vi faceva compagnia una musica di Paisiello…

Poi, all’improvviso, la musica è finita, ed il mio bel sogno è andato via. Chi ha avuto l’onore ed il privilegio di conoscere e frequentare Paolino Isotta può sicuramente definirsi fortunato. Io sono tra questi. Di Paolino in queste settimane hanno scritto in tanti. Da Giuliano Ferrara a Pietrangelo Buttafuoco, da Vittorio Feltri a Gian Antonio Stella, da Sara Zurletti a Vladimiro Bottone, da Marco Tullio Giordana a Stenio Solinas, da Nanni Delbecchi a Carlo Vulpio, da Enzo D’Errico a Luca De Fusco, da Piero Sorrentino ad AnnaPaola Merone. Per non parlare dello splendido volumetto che ha voluto realizzare in sole 300 copie numerate l’amico Manuel Grillo con la Casa Editrice Settecolori.

Ho citato solo alcuni, così come mi venivano in mente, scusandomi con tutti gli altri. Mi riprometto di raccogliere tutti gli scritti pubblicati dopo la morte di Paolino per farne oggetto di un libro ricordo.

Non essendo né giornalista, tanto meno scrittore, è il minimo che io possa fare. Dal giorno dei funerali la comunità di Isotta si è subito interrogata per come onorare degnamente la memoria del grande Maestro. Le Istituzioni culturali di Napoli, salvo il Conservatorio di San Pietro a Majella, hanno brillato per latitanza sia al funerale, nonché al trigesimo. Dobbiamo raccogliere l’immensa attività culturale che Isotta ha lasciato al mondo e preservarla al meglio. Non possiamo e non dobbiamo sbagliare.

Nei prossimi giorni nascerà l’associazione “Amici di Paolo Isotta”. Con l’impegno di promuovere pubblicazioni, organizzare incontri, concerti, per poi far decollare il Premio Isotta, dedicato ai giovani talenti del panorama musicale. E’ un impegno solenne che abbiamo assunto in chiesa nel giorno del trigesimo. Lo porteremo avanti con amore. Ed appena sarà possibile ci ritroveremo tutti nel Teatro Sannazaro in Napoli per parlare di San Totò: l’ultimo suo capolavoro (edito da Marsilio). A tutti è ben nota la passione che legava Paolino agli animali. Ecco perchè in quella occasione, in prima fila, dovrà sedere Ochs, il suo adorabile bassotto. La nostra mascotte. Sono convinto che Paolino apprezzerà, anche perché Ochs saluterà tutti come gli ha insegnato il suo fantastico padrone. Chi ha frequentato casa Isotta conosce bene quel saluto.

*Da Il Roma del 19.3.2021

Amedeo Laboccetta*

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