Formula 1. Al Gran Premio di Portogallo tornano in cattedra Hamilton e la Mercedes

L’inglese bravo a recuperare dopo alcune incertezze iniziali, costruendo poi in progressione una netta affermazione. Buon sesto Leclerc

E’ la gradita conferma dei saliscendi di Portimao, sede del Gran Premio del Portogallo, a dare lustro alla terza prova del Mondiale di Formula 1 2021.

 

Le prove libere

Come da consuetudine “in salsa 2021”, il confronto tra Mercedes e Red Bull si sviluppa sin dalle prove libere, che le due squadre si spartiscono: primi Bottas e Hamilton nelle FP1 e nelle FP2, rispettivamente in 1’19”648 e 1’19”637, con Verstappen a primeggiare nelle FP3 di sabato mattina, in 1’18”489.

 

Le qualifiche

Il forte vento che soffia trasversalmente non ostacola lo svolgimento delle prove di qualifica, con la grande variabile della difficoltà di tenere le gomme nella giusta finestra di funzionamento: Q1 a Bottas (1’18”722), Q2 a Hamilton (1’17”168) e pole position a Bottas, cui basta il primo tentativo, siglato in 1’18”348, per mettersi alle spalle il compagno di squadra Hamilton (a frapporli solamente sette millesimi), non essendo riuscito l’inglese a migliorare il primo giro cronometrato.

Seconda fila per Verstappen e Perez, con Sainz quinto; ottavo Leclerc (qualificatosi con la mescola media) e decimo Vettel, alla prima Q3 dal Gran Premio di Gran Bretagna 2020.

Da segnalare, sono anche le belle prestazioni di Ocon e Norris, sesto e settimo ma soprattutto di Russell, undicesimo con la Williams e fermatosi ad un passo dalla Top 10.

 

La gara

Allo spegnimento delle luci Bottas tiene bene la testa, davanti a Hamilton e Verstappen, mentre la mescola più morbida serve a Sainz per sopravanzare Perez; alle loro spalle, prosegue bellissimo per tutto il primo giro il confronto tra Ocon e Norris, che riesce a riprendersi la posizione persa.

Non si fa in tempo a completare il secondo giro che subito c’è bisogno della Safety Car, complice la toccata di Raikkonen su Giovinazzi nel tentativo di sorpassassarlo, spiazzato dall’effetto scia a centro rettilineo: il contatto ha delle conseguenze soltanto per finlandese, costretto al ritiro.

Si riparte al settimo giro  e Verstappen conquista subito la seconda posizione passando Hamilton, che aveva avuto una pessima accelerazione, all’esterno della prima curva; neanche Sainz è particolarmente brillante, perdendo due posizioni a vantaggio di Perez e Norris, che a sua volta poi attacca e passa il pilota Red Bull al tornante.

All’undicesimo Hamilton è lesto a riprendersi la seconda posizione ma Verstappen non ci sta, prova a rispondere ma viene rintuzzato, per cui l’inglese può subito andare a caccia del suo compagno di squadra.

Intanto (giro 16°) Perez sfrutta al massimo la scia della McLaren e torna quarto in fonda al rettifilo, manovra fotocopia di quella fatta da Ricciardo su Vettel (18° giro) per entrare in zona punti.

Hamilton rompe gli indugi alla ventesima tornata e cesella la manovra all’esterno di Bottas nella prima staccata, prendendosi la testa della corsa e andandosene, lasciando il finlandese a vedersela con Max Verstappen.

È Sainz il primo che effettua la sosta, per le medie, al giro 21, seguito al successivo da Norris e Ocon, con l’inglese che resta davanti al ferrarista; il compagno Leclerc pitta al 25 montando pneumatici duri.

Del terzetto di testa, il primo a fermarsi per le dure è Verstappen: la mossa si rivela azzeccata, perché l’olandese può sfruttare la mescola già calda e infilare Bottas quando questi esce dai box dopo aver effettuato (appunto alla trentaseiesima tornata) la propria sosta; per non correre troppi rischi, Hamilton si ferma al 37 e ritorna in testa al giro 51, sopravanzato Perez che non si era ancora fermato (cosa che avviene alla fine del medesimo passaggio).

L’ultimissima parte di gara, controllata da Hamilton, s’infiamma proprio sul finale con le soste di Bottas e Verstappen al 63 e al 64, entrambi alla ricerca del punto in più del giro più veloce.

“La mini qualifica in gara” si risolve in favore di Bottas, con l’1’19”865 del giro 65, convalidato al posto del più rapido 1’19”848 fatto segnare dal 33 proprio sul traguardo ma che viene annullato per aver oltrepassato i limiti del circuito.

La bandiera a scacchi saluta dunque la netta affermazione di Hamilton, alle spalle del quale arrivano Verstappen e Bottas; punti iridati per Perez, Norris, Leclerc, le ottime Alpine di Ocon e Alonso (che partiva 13°), Ricciardo (16° al via) e Gasly.

Soltanto undicesima l’altra Ferrari di Sainz, in difficoltà con la gestione degli pneumatici ed estromessa dalla zona punti nel finale da Ricciardo e Gasly.

Prossimo appuntamento, la domenica ventura, a Barcellona, per il Gran Premio di Spagna.

 

 

Lorenzo Proietti

Lorenzo Proietti su Barbadillo.it

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