Romanzo Comunale\2. Tajani a Roma chiude al “carneade” Michetti: “Meglio Gasparri”

Le zone d'ombra sul candidato civico per Roma ritenuto vicino al centrosinistra, Porro: "Dopo Roma e Napoli, a Milano candidiamo un ex Lotta Continua..."

Strada in salita per Enrico Michetti a . Forza Italia non vuol saperne di candidarlo sindaco. Non per le pregiudiziali politiche (che pure ci starebbero dal momento che diverse voci lo avvicinano al centrosinistra) ma per una questione tutta di opportunità e buon senso: ok ai civici, ma se sono davvero competitivi. Altrimenti non avrebbe senso, secondo i vertici del partito azzurro, “scavalcare” la politica.

 

Il centrodestra schiera un candidato di centrosinistra?

Il nome di Enrico Michetti è stato subito “spinto” da Fratelli d’Italia che lo ha anche difeso, con alcuni esponenti locali, dalle accuse che gli erano piovute sul capo nell’immediatezza dell’annuncio. Non solo attacchi avversari, come le critiche arrivate dal Fatto Quotidiano ma anche “fuoco amico”. Michetti è nome conosciuto all’interno del Raccordo Anulare, più o meno sconosciuto fuori: è presente nel circuito delle radio locali, come animatore di dibattiti. Ma secondo alcuni organi di informazione, tra cui Affari Italiani che ha ripreso le indiscrezioni lanciate da Dagospia, sarebbe stato vicino – in passato – al centrosinistra e in particolare alla Margherita. Tra le altre cose, pare che sia stato insignito cavaliere su proposta di Paolo Gentiloni; insomma non proprio un profilo identitario. Ma, del resto, non rappresenterebbe nemmeno una novità che la destra si faccia rappresentare offrendo candidature a personalità politiche dalla storia, talora, diametralmente opposta: a Bari, nel 2009, il centrodestra non ha trovato nessuno meglio di Pasquale Di Rella – già capogruppo Pd – da opporre al sindaco (e presidente Anci) Antonio De Caro. Il risultato fu deprimente con il candidato Di Rella letteralmente travolto al primo turno, incapace di superare la soglia psicologica del 25% dei consensi.

 

La “provocazione” di Nicola Porro

Questa mattina Antonio Tajani ha detto a Repubblica che non accetterà la candidatura civica di un “carneade” a Roma. L’ex presidente del parlamento europeo l’ha detto chiaro e tondo:

“Il discorso è semplice. Andiamo su un candidato civico se questi, come Maresca a Napoli e Damilano a Torino, è molto conosciuto in città e competitivo. Altrimenti puntiamo su un politico”.

E fa un nome: quello di Maurizio Gasparri, sul quale – di sicuro – non si potrà mettere in dubbio l’antica e riconosciuta militanza nei ranghi del centrodestra. Perché proprio questo rischia di diventare un tema decisivo. Che ha sollevato Nicola Porro in una delle sue “Zuppe” di qualche giorno fa. Porro ha considerato che i nomi emersi sinora sono sicuramente lontani dal centrodestra:

“Noi ci troviamo in questo momento il centrodestra che candida a Roma un candidato di centrosinistra, che candida a Napoli un magistrato di orientamento giudiziario e correntizio di sinistra: a Milano prendiamo un ex Lotta Continua e chiudiamo la partita!”.

 

Giro: “Ci vuole un civico a Roma”

Intanto sul nome di Gasparri arriva qualche chiusura proprio in Forza Italia. Si tratta del deputato Giro che in una nota dopo l’intervista di Tajani a Repubblica ha confermato l’intenzione di puntare su un civico e ha detto:

“Il candidato sindaco di Roma sarà molto probabilmente espressione del mondo civico. Ho sempre avuto una speciale predilezione per le soluzioni politiche ma oggi non funzionerebbero. Io stesso avrei tutte le carte in regola per fare il Sindaco di Roma, avendo credo come pochissimi una conoscenza approfondita dei problemi romani. Ma come ci ricorda Gasparri non ci si autocandida. E quindi in Forza Italia non ci si autocandida. Anche perché gli aspiranti sarebbero tanti e immagino non solo in Forza Italia ma anche tra le fila dei nostri alleati. E che facciamo le primarie? Non credo sia davvero il caso”.

Giovanni Vasso

Giovanni Vasso su Barbadillo.it

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