“Quadrifogli”: la fortuna secondo Ernst Jünger

L'opera è edita da De Piante, a cura di Luca Siniscalco, con un contributo del germanista Marino Freschi

Ernst Junger

Ernst Junger
Ernst Junger

Quello di Ernst Jünger (1895-1998), oltre che avventuroso, fu anche un cuore fortunato, come dimostra la sua lunga vita, passata attraverso le tempeste d’acciaio della Grande guerra, la condanna a morte annullata personalmente da Hitler nella Seconda guerra mondiale e il relativo isolamento del dopoguerra, motivato da ragioni politiche. Di “fortuna” tratta il breve articolo “Quadrifogli”, tratto dalla rivista “Antaios”, e proposto per la prima volta in italiano in un raffinato volumetto, intitolato, appunto Quadrifogli , proposto da De Piante Editore a cura di Luca Siniscalco e con un contributo di Marino Freschi (pp 32, € 20). 

L’importanza del tema esposto è inversamente proporzionale alla lunghezza del testo: si parla, infatti, del fato, e di coloro che sono in grado di assecondarne le onde, ovvero coloro che, sono, etimologicamente, “fortunati”. Non si tratta, qui, di cieca fortuna o di assoluta casualità, ma della capacità di percepire, al di là dell’apparenza, le trame sottili di un destino, il telaio che ordisce le casualità, che tali non sono per chi riesce a leggere oltre la realtà materiale. 

E’ questa, infatti, la capacità innata di coloro che, in un prato, individuano, senza fatica, il quadrifoglio in mezzo a un campo di trifogli: “costui avrà anche uno sguardo particolare sul campo della vita. Avrà anche fortuna, il suo occhio interiore riconosce i segni, quelli che conducono e quelli che respingono. In mezzo alla catastrofe abbiamo vissuto il tramonto di uomini che pure avevano acutamente escogitato la migliore via di fuga, mentre altri la trovavano quasi senza fatica, come in sogno”. 

Quadrifogli di Ernst Junger per De Piante

E il riferimento ai sogni è affatto voluto, dato che la dimensione onirica è sempre stata, tranne che nella nostra epoca, inaridita e disincantata, la porta privilegiata per quella “realtà separata” che, secondo i saggi e i sapienti di ogni tempo e qualsiasi razza, è il vero mondo reale, lontano dal velo di Maya che ci avvolge. Ecco perché è necessario che preghiamo affinché i nostri sogni vengano resi forti…

Luca Gallesi

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