Mattarella, forse, si preparava a un secondo mandato, per Pietrangelo Buttafuoco, il Capo dello Stato uscente, probabilmente, già pensava a come rientrare al Quirinale. Mentre venivano pubblicate ovunque le foto dei traslochi e rilanciate le dichiarazioni del Presidente, ben intenzionato – almeno nei proclami – a restarsene fuori dalla disputa alla sua successione. “Tutto teatro, una sceneggiatura che avrebbe potuto scrivere solo Andrea Camilleri”.
Intervistato da La Stampa, lo scrittore siciliano ha spiegato.
“È stato tutto “tiatro” per dirla con la lingua di Vigata. E dal punto di vista della messa in scena i frammenti adesso combaciano. C’era un che di esibizionismo in quei segnali… gli scatoloni, il trasloco, questa abbondanza di bambini che si avvicinano con lettere e disegni, mi ricordano la famosa scena di De Amicis della “carezza del re”
E quindi su Mattarella, Buttafuoco ha chiarito i termini della querelle così:
«Io faccio affidamento a quello che mi aveva detto Totò Cuffaro: “Solo perché non lo conoscete potete credere che ci sia un altro esito”. Se fa testo l’educazione, lo stile gesuitico della sinistra Dc, è stata l’apoteosi della dissimulazione onesta di Torquato Accetto, ma è anche la sana sostanza della roba verghiana: i sinistri-Dc, presentissimi nello status quo, fanno sempre il contrario di quello che dicono. Si dice no, ma invece è sì. Dissimulazione, appunto».
Ne esce male il centrodestra, mentre è un discorso differente dal cuore della contesa Silvio Berlusconi, pur entrato nella bagarre coi galloni del candidato.
«Noi dobbiamo distinguere il berlusconismo dal centrodestra: Berlusconi non c’entra niente con il centrodestra, è un’altra storia. Il centrodestra finisce perché paradossalmente non c’è più quel metodo che si accompagnava al Mattarella di una volta, cioè Giuseppe Tatarella. È venuta meno una strategia che era quella di allargare l’area. In Italia c’è una maggioranza che per storia, sensibilità, identità è di centrodestra, ma non riesce mai ad avere un peso politico e culturale».
Per Buttafuoco, l’esito vero sarà (ancora) un altro. Allontanare, definitivamente, un numero ancora maggiore di elettori dalle urne. Crescerà l’astensionismo.
«Sono convito che il ceffone che il Palazzo ha assestato con questo colpo di “tiatro” avrà una conseguenza ulteriore: quello di non far andare più a votare le persone, sicuramente quelle di centrodestra. Si allargherà la forbice dell’astensione della maggioranza silenziosa».
‘Si allargherà la forbice dell’astensione della maggioranza silenziosa’. Lo temo anch’io. Voteranno solo più sinistri, neoitaliani, i lazzaroni del RdC, aderenti al gender, qualche idealista e molta feccia….
Perfetto Pietrangelo,concordo.Si vede che sei un esperto di teatro…Capti financo le rappresentazioni più pacchiane,
Ma forse che gli italiani d’oggi prendoni schioppi e forconi e fan qualcosa? No, si istupidiscono ulteriormente calandosi televisivamente in quella fogna maleodorante di Sanremo ecc. Quindi, inutile concionare. L’Italia ha quello che si merita, a cominciare dai vertici dello Stato.
Caro Dragonera, io nella vicenda del Quirinale vedo pochi Montalbano. In compenso, molti Catarella…