Solidarietà del Candido a Manlio Messina, assessore regionale al Turismo della Regione Siciliana che è stato duramente attaccato dal Pd isolano per un fotomontaggio satirico su Conte, pubblicato dall’esponente del partito della Meloni sul proprio profilo Facebook.
“Meglio un po’ di satira volontaria, utilizzata da Messina per esprimere una critica sacrosanta all’operato del governo, che la satira involontaria di Conte e dei suoi ‘trinariciuti’, di gran lunga più dannosa dello stesso virus”. Con queste parole il direttore del “Candido”, Alessio Di Mauro, rivendica il diritto di satira nei confronti di una maggioranza che sta assumendo toni e atteggiamenti sempre più “sovietici”. E si dice pronto a ospitare il fotomontaggio “incriminato” sul numero di “Candido” in uscita.
“È evidente – continua Di Mauro – che grillini e dem, non vogliono concorrenza sulla satira. Lo certificano, con un comunicato, i deputati regionali siciliani del partito di Zingaretti che hanno chiesto a gran voce la testa dell’assessore al turismo Manlio Messina di Fdi, reo di lesa maestà nei confronti del Conte Iosif Stalin, per brevità Giuseppi”. Di Mauro prosegue: “Il povero Messina ha osato ‘spiegazzare’ l’elegantissima ‘pochette dell’avvenire’ del compagno-premier, pubblicando sul proprio profilo Facebook un fotomontaggio in cui Conte è raffigurato in arresto tra due carabinieri mentre la didascalia sotto recita ‘fase 3’. Che scandalo signora, mia! Come osa questo pronipotino del duce spettinare il ciuffo impomatato di sua maestà Giuseppi con una battuta su Facebook, e fare così concorrenza alla satira istituzionalizzata del governo centrale? Gli unici abilitati a far ridere gli italiani, infatti, sono i componenti della compagnia di giro Conte-Casalino che, con i propri comunicati notturni a reti unificate, si producono ogni volta in “supercazzole” di esilarante satira involontaria: nessuno ci capisce mai niente ma, se non ci fosse da piangere, le risate sarebbero garantite”.