Gary Neville, ex terzino del Manchester United ha attaccato duramente la Super League: “È una disgrazia, un atto criminale”. In tv ha continuato spiegando la sua posizione: “Sono un tifoso del Manchester United da 40 anni ma sono disgustato. Sono disgustato in particolare dal mio Manchester United e dal Liverpool. Voglio dire, il Liverpool è il club del “You’ll Never Walk Alone”, il “Fans Club” o il “The Peolple’s Club”, e poi il Manchester United, creato da gente nata e cresciuta attorno a Old Trafford più di 100 anni da, e vogliono entrare in un torneo senza competizione, dal quale non puoi essere retrocesso”.
Neville è preoccupato del futuro e non usa giri di parole: “Dobbiamo rivedere il potere calcistico di questo paese partendo dai club che dominano e domandano la Premier League, a partire dal mio club, il Manchester United. Quello che stiamo vedendo è semplice avarizia, nient’altro. I proprietari dello United e del Liverpool ma anche del City e del Chelsea sono degli impostori, non hanno niente a che vedere con il calcio in Inghilterra. Questo paese ha più di 150 anni di storia calcisticamente parlando, a partire dai tifosi di questi club che per decadi hanno tifato e supportato la loro squadra in qualsiasi situazione. E sono loro che vanno protetti”.
Poi una richiesta alla Premier League: “Punite i club. Toglietegli i punti, multateli, sbatteteli in fondo alla classifica, levategli i titoli che hanno vinto. Date la Premier League al Fulham o al Burnley. Oppure salvate il Fulham e fate retrocedere lo United, il Liverpool e l’Arsenal che sono le tre squadre più antiche e hanno tradito i loro stessi tifosi. Ne hanno tutti abbastanza, il tempo è finito. Ci vuole una commissione esterna che valuti questi proprietari e riporti ordine”.
Neppure a me la Super Lega piace. Però, siamo onesti. I grandi club – non la Juve, finora – sono finiti tutti nelle mani di speculatori e fondi stranieri. Quell’amore per il football si è dimostrato complessivamente debole, perché i tifosi (parlo dei quelli ricchi, ovviamente) non ha fatto nulla per trattenerli, a parte qualche pescecane, anche italiano, che infesta le acque? Parlando un giorno con un conosciuto ex-giocatore della Serie A, ora scomparso, non della Juve, mi disse, forse esagerando, che quando giocava lui, anni ’70-’80, tutti gli incontri erano ‘combinati’, per le scommesse e per la classifica… Quindi, non tiriamo fuori valori da decenni scomparsi e neppure l’avarizia, ma lo spettacolo, la sua durabilità e, semmai, la passione…
Spassoso Sandro Mazzola quando si vanta della combine che riuscì ad effettuare con gli uruguaiani (Mondiale 70) e di quella con la Polonia (1974) non riuscita perché un paio di polacchi vollero fare di testa propria. Si sa, i polacchi…anche nell’agosto 1939 erano convinti di arrivare a Berlino…
Lo sport era tale solo nella dimensione decoubertiniana dello stesso, aristocratica, per lo più, e dilettantesca… Qui non sono in ballo valori etici, ma di opportunità e spettacolo…
Proposta gestita malissimo. Tutti contro e non se ne farà nulla. Andrea Agnelli bruciato (e lo dico da jjuventino)
La passione contradaiola, da Palio di Siena, dove è ammesso comprare gli avversari, da secoli…